Uccise la madre Liliana Agnani per la pensione e la seppellì in un bosco: a processo il figlio Stefano Garini
È stato rinviato a giudizio per omicidio aggravato e premeditato, distruzione di cadavere e truffa ai danni della stato. Va a processo Stefano Emilio Garini, agente immobiliare di Milano accusato di aver ucciso la mamma Liliana Agnani nel 2022 e averne sotterrato il cadavere in un bosco in provincia di Novara. La prima udienza per il 62enne, ora in carcere, si terrà il prossimo 4 aprile.
La vicenda ha avuto inizio l'11 ottobre del 2022, quando in un bosco sulle sponde del fiume Ticino a Trecate, tra Lombardia e Piemonte, alcuni cacciatori avevano trovato alcune ossa umane. In un primo momento si pensava che si trattassero dei resti di un escursionista deceduto durante una passeggiata e mai ritrovato, oppure di un corpo trascinato in quel punto dalla corrente del fiume.
Dopo 9 mesi, però, grazie a una placca in titanio conservata all'interno di una protesi, i tecnici del laboratorio di Antropologia forense della Statale di Milano sono però riusciti a dare un nome al cadavere: si trattava di Liliana Agnani, 89enne residente nel quartiere Barona a Milano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Novara, a maggio del 2022 la donna, classe 1933, si era recata proprio nei pressi di quel bosco insieme al figlio Stefano, ed è probabile che in quell'occasione il 62enne l'abbia uccisa e abbia provato a disfarsi del cadavere. Il tutto senza nemmeno dichiararne la scomparsa, e continuando quindi a incassare per mesi la pensione e i contribuiti del Comune di Milano riservati alle persone con disabilità (per un totale di quasi 30mila euro).