Uccise la madre a pugni perché cantava: “Davide Garzia è incapace di intendere e volere”
Davide Garzia è stato dichiarato completamente incapace di intendere e di volere. A confermarlo è una perizia psichiatrica che è stata disposta dal tribunale di Monza. Il ragazzo, che ha 24 anni, era finito sotto accusa per aver ucciso – come lui stesso ha confessato – la madre Fabiola Colnaghi. La donna, una casalinga di 58 anni, è stata ammazzata con calci e pugni ad aprile 2022.
Il ragazzo sarà trasferito in una Rems
I due abitavano ad Aircurzio, un comune in provincia di Monza. Per l'esperto Marco Lagazzi, per il ragazzo c'è un elevato rischio di ricaduta clinica e comportamentale. Considerata la relazione, il 24enne quindi potrebbe essere considerato non imputabile per un vizio totale di mente.
Nel frattempo la Procura ha disposto la revoca della misura in carcere: non appena sarà trovato il posto in una Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), il ragazzo verrà trasferito lì.
La brutale aggressione nei confronti della madre
Il ventiquattrenne, fin dai primi giorni, aveva raccontato agli inquirenti di soffrire di depressione e di essere spesso nervoso: "Ci pensavo da tempo, poi vedendo l'allegria di mia madre tranquilla che canticchiava, mi è partito il raptus". Garzia era stato brutale: l'aveva infatti colpita ripetutamente con calci e pugni fino a farle sbattere più volte il capo sul pavimento.
Una volta morta, avrebbe continuato a inferire sul cadavere: le avrebbe tagliato i capelli e rovesciato addirittura la candeggina sul viso. Era stato lui stesso a chiamare i carabinieri della stazione di Vimercate, ai quali poi si era consegnato spontaneamente.