Uccide un amico per un debito da 30mila euro, condannato a 27 anni: così è stato incastrato Cristian Mossali
È stato condannato a 27 anni di carcere Cristiano Davide "Cristian" Mossali, accusato di aver ucciso e bruciato il corpo di Rama Nexhat, 40enne trovato carbonizzato nel bagagliaio di un'auto a Cologne (Brescia) nell'agosto del 2022. Il meccanico di Palazzolo, 53 anni, secondo i giudici avrebbe tolto la vita all'amico "Nino" per un debito da circa 30mila euro. Pesantissima la condanna: dopo avergli riconosciuto le circostanze attenuanti prevalenti sulle aggravanti contestate, a partire dalla premeditazione, la Corte d’assise gli ha inflitto anche un risarcimento di 900mila euro ai familiari della sua vittima.
Per il sostituto procuratore Claudia Passalacqua, che aveva chiesto la condanna dell’imputato all’ergastolo con isolamento diurno, il meccanico aveva premeditato il delitto con almeno un mese di anticipo. Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe anche tentato di costruirsi un alibi con la collaborazione di moglie e con il figlio, chiedendo loro di raccontare agli inquirenti di essere stato a pranzo a casa la mattina del delitto. Cristian Mossali, inoltre, avrebbe anche spento le telecamere di sorveglianza dell’officina dove si è consumato l’omicidio, e fatto resettare la loro memoria per non lasciare traccia delle sue manovre criminali.
Non sarà sufficiente per nascondere le tracce di quanto appena commesso. Il 53enne, infatti, verrà incastrato da altri occhi elettronici: dalle telecamere della zona, che lo immortalano mentre fa ritorno dalle campagne in cui ha nascosto la Range Rover carbonizzata in un orario compatibile con l’incendio.