video suggerito
video suggerito

Uccidono una 90enne in casa per rubarle due collane, i killer ora si incolpano a vicenda

Mario Ramirez e Carlos Velasco sono accusati dell’omicidio dell’ex sarta Fernanda Cocchi. Incastrati dalle telecamere, al processo i due si incolpano a vicenda per la morte della 90enne.
A cura di Enrico Spaccini
135 CONDIVISIONI
Immagine

L'ex sarta Fernanda Cocchi era stata trovata in arresto cardiaco nella sua abitazione di via Ponte Seveso, in zona stazione Centrale, nel pomeriggio del 29 ottobre 2021. Aveva appena subito una rapina e, per non farla gridare, i due aggressori l'avevano picchiata e buttata a terra. La 90enne è poi deceduta poche ore più tardi in ospedale.

Le indagini avevano portato all'arresto dopo meno di 24 ore del suo vicino di casa, il 44enne Mario Abraham Calero Ramirez, e del suo amico 22enne Carlos Gabriel Velasco. Durante il processo in Corte d'Assise, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere, i due imputati per omicidio pluriaggravato hanno iniziato a incolparsi a vicenda.

La rapina e l'aggressione

Fernanda Cocchi viveva da sola in via Ponte Seveso dopo essere rimasta vedova del marito. Ad avvertire il 112 quel pomeriggio del 29 ottobre di due anni fa fu un negoziante suo amico che aveva visto fumo uscire dal suo appartamento. I rapinatori, infatti, avevano provato a dare fuoco alla casa, un trilocale di 80 metri quadrati, nella speranza di cancellare ogni traccia di quanto accaduto.

In un primo momento, si pensava che l'ex sarta fosse stata uccisa con un ferro da stiro. Invece, morì per le botte ricevute. Il ferro era stato trovato vicino al corpo della donna, ma non sono state trovate tracce del Dna degli aggressori, quindi probabilmente era finito a terra in seguito alla colluttazione.

I due si incolpano a vicenda

"Ho visto Ramirez che la picchiava a morte e sono fuggito", ha provato a spiegare il 22enne ecuadoriano Velasco. Il suo amico 44enne peruviano, invece, ha affermato di aver visto lui "a cavalcioni sulla donna che la strangolava e sono scappato". Si incolpano a vicenda per la morte di Cocchi, anche se le indagini hanno già ricostruito come i due si divisero a metà il bottino prima di andare a bere in un bar: due collane e un anello, 300 euro in tutto al compro oro.

Sono state proprio le telecamere a incastrare Velasco, immortalandolo mentre entra nel negozio in zona Centrale. Lì, poi, si è registrato con il suo documento per vendere quello che aveva sottratto a Cocchi. Cosa che ha portato al suo arresto il giorno seguente.

Ramirez, invece, abitava nello stesso stabile della 90enne. Era stato lui a lasciare aperto il portone d'ingresso del palazzo per consentire al complice di entrare, tutto immortalato dalle telecamere.

135 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views