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Uccidono una 90enne con un ferro da stiro per un bottino da 300 euro, condannati all’ergastolo

I giudici della Corte d’Assise di Milano hanno condannato all’ergastolo Mario Abraham Calero Ramirez e Carlos Gabriel Velasco. A ottobre 2021 avevano ucciso l’ex sarta 90enne Fernanda Cocchi in casa per rubarle collanine e anelli.
A cura di Enrico Spaccini
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Il 45enne Mario Abraham Calero Ramirez e il suo amico 23enne Carlos Gabriel Velasco sono stati condannati all'ergastolo per l'omicidio dell'ex sarta 90enne Fernanda Cocchi. La donna era stata trovata in arresto cardiaco nella sua abitazione in via Ponte Seveso, in zona stazione Centrale a Milano, nel pomeriggio del 29 ottobre 2021. Secondo i giudici della Corte d'Assise, erano stati i due amici a colpirla con un ferro da stiro alla nuca per non farla gridare mentre loro le svaligiavano l'appartamento portando via un bottino da 300 euro.

La rapina, l'omicidio e il tentato incendio

All'ultima udienza la pm Rossella Incardona aveva spiegato che "dopo aver colpito nelle parti vitali" la signora Cocchi, Velasco e Calero avevano provato a cancellare ogni traccia della rapina. I due, infatti, avevano provato a dare fuoco al trilocale della sarta in pensione ed era stato proprio il fumo che usciva dall'appartamento ad attirare l'attenzione di un negoziante della zona.

Le telecamere di sorveglianza aveva registrato i due rapinatori entrare e uscire dal condominio, con Calero che avrebbe svolto un ruolo fondamentale poiché abitava in quello stesso palazzo. Per il magistrato, il 45enne "conosceva la vittima" e sarebbe stato lui che "ha deciso di commettere la rapina e ha verificato quale era il momento giusto".

La condanna all'ergastolo

Calero e Velasco sono stati arrestati meno di 24 ore più tardi con l'accusa di omicidio pluriaggravato. È emerso come il bottino del colpo era costituito solo da un paio di collanine, un orologio e un anello. In totale 300 euro, ricavati dalla vendita al compro oro, che i due si sono divisi e che hanno speso per bere a un bar poco distante.

La pm aveva chiesto 30 anni di reclusione per uno dei due imputati e l'ergastolo per l'altro. I giudici della Corte d'Assise, presieduti da Ilio Mannucci Pacini, sono andati oltre condannandoli entrambi all'ergastolo.

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