42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccide un clochard ferendolo con una bottiglia rotta, 27enne condannato a 12 anni di carcere

Mire Habile è stato condannato in appello a 12 anni di carcere per omicidio volontario. Il 27enne è stato ritenuto responsabile della morte di Yassine Ezzabir, deceduto dopo essere stato ferito con sassi, calci e bottiglie di vetro in un edificio abbandonato di Brescia Due.
A cura di Enrico Spaccini
42 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

La Corte d'Assise d'appello di Brescia a condannato a 12 anni di reclusione Mire Habile, il 27enne che a marzo dell'anno scorso ha ucciso Yassine Ezzabir con calci, sassi e bottiglie rotte a Brescia. I giudici hanno, dunque, deciso di concedergli uno sconto di pena di un anno e 4 mesi rispetto alla sentenza di primo grado. La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna, mentre la difesa del 27enne la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale.

L'omicidio di Ezzabir in un edificio abbandonato di Brescia Due

L'aggressione era avvenuta nella serata del 12 marzo 2023 in un edificio abbandonato di Brescia Due, tra via Elba e via Creta. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, Habile ed Ezzabir, entrambi 27enni, avrebbero iniziato a discutere per questioni di droga. Ad un certo punto, il primo si sarebbe scagliato contro il secondo colpendolo prima con calci e pugni, poi lanciandogli addosso alcuni sassi e ferendolo con bottiglie di vetro rotte.

Ezzabir, senza fissa dimora e di origine marocchina, era stato soccorso da un passante al parcheggio di via Creta, dove era riuscito a trascinarsi. Habile, di origine somale e anche lui senza fissa dimora, era stato fermato poco lontano con i vestiti ancora sporchi di sangue. La vittima è deceduta in ospedale 24 ore dopo il ricovero.

La confessione di Habile e la condanna in appello

In un primo momento Habile aveva negato il suo coinvolgimento nell'omicidio di Ezzabir, sostenendo che mentre il 27enne veniva aggredito lui stava dormendo. Poche ore dopo, però, ha confessato affermando di averlo colpito perché esasperato dalle sue continue minacce.

Lo scorso novembre Habile era stato condannato a 13 anni e 4 mesi. Ora la Corte d'Assise d'appello di Brescia lo ha dichiarato ancora colpevole di omicidio volontario, ma ha ridotto la pena a 12 anni di reclusione.

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views