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Uccide uccellini di diverse specie protette e aggredisce volontari Wwf: cacciatore nei guai

Il cacciatore era stato accusato dai volontari del Wwf per l’utilizzo degli strumenti acustici di richiamo illegali e per aver abbattuto 27 uccellini che facevano parte di specie protette. L’intervento delle forze dell’ordine ha consentito il sequestro del fucile, della fauna abbattuta e dei richiami acustici.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Nei giorni scorsi, a Inveruno, un piccolo comune della provincia di Milano, le unità forestali dei carabinieri hanno sequestrato a un cacciatore i richiami acustici e il fucile, utilizzati per abbattere 27 esemplari di uccellini appartenenti a specie protette. L'uomo ha strattonato i volontari del Wwf  (Fondo mondiale per la natura) che avevano ammonito il suo comportamento. È stato fondamentale l'intervento delle forze dell'ordine.

L'intervento delle Guardie venatorie del Wwf e dei carabinieri

Il cacciatore è stato colto in flagranza di reato dalle Guardie venatorie del Wwf mentre utilizzava richiami acustici vietati. Dopo un primo diverbio, l'uomo – proveniente dalla provincia di Lecco – ha strattonato i volontari che hanno prontamente allertato i carabinieri della Stazione di Magenta. Giunti sul posto, i militari dell'unità forestale hanno provveduto al sequestro dell'arma, della fauna cacciata (27 pispole e fanelli, i cui esemplari appartengono a specie protette) e dei richiami acustici vietati.

Il comunicato dei volontari del Wwf

Sulla vicenda si è espressa tramite un comunicato la sezione italiana del Wwf (Fondo mondiale per la natura) che ha messo in risalto le criticità dei numerosi eventi di bracconaggio rilevati nell'ultimo periodo.

Questo un estratto di quanto raccontato dai volontari: "Ogni anno all’apertura della caccia si registrano gravi atti di bracconaggio che dimostrano quanto siano ancora diffusi comportamenti irrispettosi delle norme vigenti. Sebbene il calo dei cacciatori sia inarrestabile, la vigilanza sul territorio è in buona parte della Regione Lombardia, insufficiente".

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