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Uccide moglie e figlia a Carpiano, il 70enne è rimasto sette ore accanto ai corpi prima di suicidarsi

Il 70enne, responsabile dell’omicidio della moglie e della figlia 15enne nella loro casa di Carpiano (Milano), avrebbe – secondo l’autopsia – aspettato sette ore prima di togliersi la vita. La morte delle due donne sarebbe avvenuta tra le 6 e le 7 del mattino mentre quella dell’uomo alle 14, poco dopo aver chiamato i soccorsi e aver raccontato quanto successo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono arrivati i primi risultati dell'autopsia sui corpi di Salvatore Staltari, Catherine Panis e la figlia Stefania: il primo è responsabile dell'omicidio delle due donne a cui poi è seguito il suo suicidio. La tragedia, verificatasi lo scorso 22 agosto nel loro appartamento, ha scosso l'intera comunità di Francolino di Carpiano (Milano) dove la famiglia viveva. Dall'esame – condotto dall'Istituto di Medicina legale di Pavia – è emerso che Catherine e Stefania sarebbero state uccise tra le 6 e le 7 del mattino, nel sonno, mentre il 70enne si sarebbe tolto la vita circa sette ore dopo.

La lunga lettera scritta prima di togliersi la vita

Staltari – stando a quanto riporta il quotidiano "La Repubblica" – sarebbe morto intorno alle 14 quando ha chiamato gli operatori del 118 spiegando quanto aveva fatto. L'uomo avrebbe aspettato per tutto quel tempo accanto ai loro corpi prima di suicidarsi. Il medico legale ha inoltre confermato che le cause del decesso sono colpi di arma da fuoco. Sono ancora in corso gli accertamenti sulla pistola utilizzata e che – sulla base delle prime ricostruzioni – era detenuta illegalmente. Prima di uccidersi, il 70enne avrebbe scritto una lunga lettera di cinque pagine in cui ha raccontato di aver frequentemente litigato con la moglie a causa di alcuni probabili problemi economici. Inoltre avrebbe specificato di voler uccidere la figlia "per non lasciarla sola".

L'intera comunità di Carpiano sconvolta dalla tragedia

Sulla vicenda si sono espressi sia il sindaco del piccolo comune che il parroco: "Ho incontrato questa famiglia nel 2019 – ha detto Don Antonio Loi – quando sono arrivato a benedire la loro abitazione. La figlia ha frequentato la parrocchia, come tanti ragazzi, fino alla cresima. È un grande dolore per tutti". Il primo cittadino Paolo Branca sul suo profilo Facebook ha invece scritto: "Noi tutti, Cittadini Carpianesi, siamo attoniti e sconvolti. Non ci sono parole davanti a tanta sofferenza: ci stringiamo in silenzio, nel dolore, con rispetto e con la preghiera per una famiglia spezzata e per chi è rimasto a vivere questo dolore".

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