Uccide l’inquilino della madre per alcune bollette non pagate, Antonio Canale condannato a 15 anni
È stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 15 anni di reclusione Antonio Canale, ritenuto colpevole dell'omicidio volontario di Christian Ikogwe. Il 46enne aveva accoltellato l'inquilino di sua madre il 3 marzo del 2023 dopo che il 25enne si era messo a discutere con lei per alcune bollette non pagate. Canale ha potuto accedere al rito alternativo dopo che il giudice ha escluso l'aggravante dei futili motivi contestata dalla Procura.
L'omicidio di Christian Ikogwe per una lite per le bollette
Era il 2 marzo del 2023 quando Ikogwe e suo fratello si sono messi a discutere con la 67enne loro proprietaria di casa. I due ragazzi, di origine nigeriana, avevano preso in affitto un appartamento nella Cascina Montericco di Mortara (in provincia di Pavia). Stando a quanto ricostruito, i due stavano chiedendo spiegazioni sul perché nella loro abitazione non funzionavano gas ed elettricità.
Sentendosi minacciata, la 67enne avrebbe chiesto l'intervento del figlio. Canale, definito dagli inquirenti nel 2017 come "imprenditore del crimine" in quanto legato al traffico d'armi e stupefacenti in Lomellina, ha colpito Ikogwe con almeno tre fendenti con un coltello. Il 25enne aveva anche provato a fuggire in bicicletta nonostante le ferite, ma era caduto poco dopo e poi deceduto in ospedale il giorno seguente.
La condanna di Canale per omicidio volontario
Il pm Paolo Mazza aveva chiesto per Canale una condanna a 20 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La difesa del 46enne, affidata all'avvocata Francesca Quarto, ha insistito affermando che l'imputato aveva agito in difesa di sua madre.
In rito abbreviato, il gup Pasquale Villani ha deciso di condannare Canale a 15 anni, non riconoscendo l'aggravante dei futili motivi. La legale del 46enne ha annunciato che, una volta lette le motivazioni della sentenza, deciderà se ricorrere in Appello.