Uccide Lidia Peschechera e tiene il corpo per giorni nella vasca: il compagno condannato a 20 anni
Arriva la condanna a 20 anni di carcere per Alessio Nigro, il 28enne che il 12 febbraio dello scorso anno ha ucciso la compagna Lidia Peschechera. Poco dopo il delitto aveva confessato tutto. Il pubblico ministero durante il processo aveva chiesto l'ergastolo: l'uomo aveva ucciso la compagna e aveva poi tenuto il corpo per giorni nella vasca da bagno. A processo l'uomo era finito con un'accusa di omicidio aggravato dai futili motivi e furto indebito. Nelle ore successive all'omicidio aveva rubato il bancomat della vittima e aveva prelevato soldi e fatto acquisti. Il giudice per la sentenza ha riconosciuto la parziale infermità mentale. Cosa che era stata chiesta dal difensore. Quindi la condanna a 20 anni di carcere.
Le lite con Lidia per la dipendenza dell'alcol
I fatti risalgono allo scorso anno. Lidia Peschechera, molto nota a Pavia per la sua vicinanza al mondo animalista, era stanca della vita irregolare del compagno e lo aveva cacciato di casa. Aveva chiesto al 28enne, senza fissa dimora, di curarsi per la sua dipendente dall'alcol, ma Nigro non si presentava agli appuntamenti con i medici. Così il 12 febbraio era scoppiata l'ennesima lite, questa volta finita però in violenza. L'uomo aveva stretto le mani al collo della compagna e l'ha uccisa soffocandola. Per i tre giorni successivi era rimasto in casa con il corpo della donna nella vasca da bagno.
L'arresto in un ostello di Milano
Il 28enne dopo tre giorni, temendo di essere a breve scoperto, si è dato alla fuga rifugiandosi in un ostello di Milano in via Doria. E proprio qui lo hanno trovato i carabinieri dei Ros (Raggruppamento operativo speciale) che hanno fatto scattare le manette. Una volta ispezionato l'uomo è stato trovato con addosso documenti personali di Lidia e le chiavi dell'appartamento della donna in via De Pretis a Pavia. Una volta in casa i carabinieri hanno trovato Lidia nella vasca. Il suo corpo era in stato di decomposizione.