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Uccide l’amico con una coltellata dopo una serata trascorsa insieme: Luca De Bonis condannato a 16 anni

Luca De Bonis è stato condannato in primo grado a 16 anni di carcere per omicidio. La sera del 22 gennaio 2023 il 34enne aveva colpito con una coltellata al cuore Manuel Millefanti, nella sua casa nel Comasco, dopo una serata trascorsa insieme.
A cura di Enrico Spaccini
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Luca de Bonis (a sinistra) insieme a Manuel Millefanti (a destra) la sera dell'omicidio (foto da Facebook)
Luca de Bonis (a sinistra) insieme a Manuel Millefanti (a destra) la sera dell'omicidio (foto da Facebook)

È stato condannato a 16 anni di carcere, con rito abbreviato, Luca De Bonis, ritenuto colpevole in primo grado dal Tribunale di Como per l'omicidio volontario di Manuel Millefanti. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, il 34enne avrebbe colpito l'amico nella sua abitazione a Oltrona San Mamette (in provincia di Como) nel gennaio del 2023 con una coltellata al cuore al termine di una lite. La difesa aveva chiesto il riconoscimento dell'eccesso colposo di legittima difesa, o in alternativa l'omicidio preterintenzionale.

De Bonis e Millefanti avevano trascorso la serata del 22 gennaio 2023 insieme, da amici, nell'abitazione del 43enne. Al punto che i due si erano anche scattati un selfie, tra numerose bottiglie di alcolici, e lo avevano postato sui social. Poco dopo, però, tra i due sarebbe scoppiato un litigio per motivi che, secondo gli inquirenti, sarebbero futili. Così, il De Bonis ha preso un coltello e ha colpito al cuore, con unico fendente, Millefanti.

Il 34enne ha, poi, spiegato agli investigatori di averlo fatto perché aveva paura dell'amico: "Mi sono sentito minacciato, mi aveva aggredito verbalmente e volevo difendermi. Mi ha anche tirato una sberla. Io pensavo di averlo solo ferito". Millefanti aveva fatto in tempo a chiedere aiuto alla madre con una telefonata, ma all'arrivo della donna era ormai deceduto.

L'avvocato Fabrizio Natalizi, che difende De Bonis, aveva chiesto il riconoscimento dell’eccesso colposo di legittima difesa o in alternativa l’omicidio preterintenzionale. Il 34enne in aula ha chiesto scusa alla famiglia di Millefanti, che si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocata Annalisa Abate. Ieri, mercoledì 29 gennaio, il giudice Walter Lietti del Tribunale di Como ha pronunciato la sentenza di condanna in primo grado a 16 anni di carcere per omicidio. "Attendiamo le motivazioni per valutare un eventuale ricorso in appello", ha fatto sapere Natalizi.

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