Uccide la moglie e tenta di strangolare il figlio: in carcere rifiuta di rispondere alle domande
Jaime Moises Rodriguez Diaz, accusato dell'omicidio della moglie e di aver tentato di uccidere il figlio maggiore, ha scelto di non rispondere alle domande del pubblico ministero Giovanni Tarzia. Da ieri si trova nel carcere di San Vittore a Milano. I carabinieri lo hanno arrestato in casa sua ad Arese dopo averlo trovato chiuso in bagno con alcuni tagli sulle braccia e sul fianco destro.
"Ho appena ammazzato tua madre. Adesso tocca a te"
"Ho appena ammazzato tua madre. Adesso tocca a te": sarebbero queste le parole che Rodriguez Diaz ha pronunciato prima di tentare di strangolare il figlio con una cintura intorno al collo. Un tentativo a cui il ragazzo ha risposto prima lottando e poi svenendo. E a quel punto il padre, forse convinto di averlo ucciso, si è chiuso in bagno. Ad allertare le forze dell'ordine sono stati gli altri due figli di 15 e 13 anni. Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, tra i due coniugi si verificavano spesso violenti litigi dovuti soprattutto alla gelosia dell'uomo.
La donna forse soffocata nel sonno
I carabinieri hanno trovato il corpo della moglie, Silvia Susana Villegas Guzman, disteso a terra in camera da letto con una ferita sopra il sopracciglio destro. Da un primo esame sembrerebbe che sia stata soffocata nel sonno. Le cause della morte saranno poi stabilite dal medico legale. Dopo l'arresto, Rodriguez Diaz è stato portato all'ospedale di Garbagnate Milanese dove è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. Le forze dell'ordine lo hanno poi condotto in carcere. Adesso si attende l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari.