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Uccide la madre per la pensione e la sotterra in un bosco, arrestato l’agente immobiliare Stefano Garini

Stefano Garini è stato arrestato e portato in carcere a Novara. Il 62enne residente a Milano è accusato dell’omicidio di sua madre Liliana Agnani.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

L'agente immobiliare Stefano Emilio Garini è stato arrestato con le accuse di omicidio aggravato e premeditato, distruzione e soppressione di cadavere, truffa aggravata, autoriciclaggio e falsità ideologica. I carabinieri del nucleo Investigativo di Novara hanno notificato questa mattina, 1 marzo, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere al 62enne residente nel milanese che, secondo gli inquirenti, avrebbe ucciso sua madre Liliana Agnani e nascosto il cadavere continuando comunque a intascare la sua pensione.

Il ritrovamento dei resti di Liliana Agnani

La vicenda ha inizio l'11 ottobre del 2022 quando in un bosco sulle sponde del fiume Ticino, nel tratto tra Lombardia e Piemonte, alcuni cacciatori avevano trovato alcune ossa umane. In un primo momento si pensava che si trattassero dei resti di un escursionista deceduto durante una passeggiata e mai ritrovato, oppure di un corpo trascinato là dalla corrente del fiume.

Dopo 9 mesi, gli investigatori sono riusciti a dargli un nome: si trattava di Liliana Agnani, 89enne residente a Milano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri coordinati dalla Procura di Novara, a maggio del 2022 la donna classe 1933 si era recata a Trecate insieme al figlio Garini ed è probabile che in quell'occasione il 62enne l'abbia uccisa e provato a disfarsi del cadavere.

Dopo la scomparsa della madre, Garini continuava a incassare la sua pensione

Il movente sarebbe prettamente economico. Dalla scomparsa della donna, Garini aveva continuato a percepire la pensione e i contributi che il Comune di Milano assegna alle persone con disabilità. Si parla, dunque, di una somma pari a 23mila euro erogata dall'Inps e un'altra da 5mila euro dall'ente locale.

L'agente immobiliare 62enne in più di un'occasione avrebbe fatto intendere che la madre fosse viva. Almeno fino a quanto il 31 luglio 2023 il laboratorio di antropologia forense dell’università di Milano è riuscito a identificare quei resti trovati lungo il Ticino. Garini si è sempre dichiarato innocente, parlando di morte naturale, ma ora è stato condotto in carcere a Novara.

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