Uccide la madre e nasconde il corpo nella vasca per due mesi, Rosa Fabbiano condannata a 20 anni
È stata diminuita a 20 anni di reclusione la pena per Rosa Fabbiano, 59enne condannata in primo grado a 26 anni per avere ucciso la madre 84enne Lucia Cipriano e averne fatto a pezzi il corpo nel marzo del 2022, nascondendone poi per mesi i resti della vasca della casa che condividevano a Melzo (Milano).
Il cadavere era stato rinvenuto solo il 26 maggio, quando una delle altre figlie della donna era tornata da Trento perché non riusciva a mettersi in contatto con la mamma: entrata nell'abitazione dell'anziana insieme alla sorella aveva scoperto il corpo senza vita nel bagno, sotto una spessa tela di cellophane. "Ho fatto un disastro", aveva ammesso Rosa Fabbiano, che aveva poi tentato la fuga nei campi.
Per i giudici della Corte di Assise d'Appello di Milano, che hanno riconosciuto la prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, l'omicidio dell'anziana sarebbe avvenuto in un contesto di "estremo disagio" dovuto soprattutto a problemi di salute, al rapporto difficile con la sorella lontana e la gestione del marito disabile, ai quali si era poi aggiunta la necessità di farsi carico da sola della madre 85enne, strangolata probabilmente per venire tacitata dopo ore e ore di lamenti.
Quello che sosteneva la la stessa Procura, che inizialmente aveva chiesto alla Corte una pena di 28 anni di reclusione per la 59enne di Melzo. Era stata proprio la pm Elisa Calanducci, titolare delle indagini, a sottolineare infatti la "povertà ideativa, emotiva e anche affettiva" di Fabbiano "al momento dei fatti".