Uccide la madre e la sotterra: il figlio Stefano Garini aveva organizzato una messa in suo ricordo
È stato arrestato lo scorso 1 marzo per l'omicidio aggravato e premeditato della madre Liliana Agnani Stefano Emilio Garini, agente immobiliare milanese, 62 anni. Per gli inquirenti, nel maggio del 2022 l'uomo si sarebbe sbarazzato del corpo della madre, sezionandolo e nascondendolo in un bosco del Novarese per continuare a intascarne la pensione e i contributi erogati dal Comune di Milano per la sua disabilità: un totale di circa 30mila euro in due anni.
I depistaggi da parte del figlio, però, sarebbero iniziati molto prima. A partire da un foglio appeso nell'androne del palazzo in cui abitava con la madre a Milano, quartiere Barona, dove invitava i vicini di casa a partecipare alla santa messa in ricordo della madre. Una celebrazione senza feretro, ma con una fotografia della donna che svetta sull'altare, organizzata da un figlio apparentemente devoto e zelante.
Ma non solo. Il 62enne, ora detenuto all'interno del carcere di Novara, aveva raccontato per mesi continue bugie a conoscenti e vicini della donna. Mentiva spiegando che l'anziana aveva deciso di partire per andare in Veneto a trovare un fratello, in realtà scomparso da anni, o si giustificava inventando una improvvisa e lunghissima degenza in ospedale.
Una ragnatela di menzogne smascherata dai Carabinieri del nucleo Investigativo di Novara. E dalla vite in titanio rinvenuta nell'area del Parco del Ticino a San Martino di Trecate, che ha permesso agli investigatori di risalire con certezza all'identità di Liliana Agnani: la protesi, perfettamente conservata e posizionata tra le vertebre L3 e L4 della colonna vertebrale, ha dato un nome e un volto ai pochissimi resti ritrovati nel bosco. E condotto in carcere, con l'accusa di omicidio aggravato, il figlio Stefano.