Uccide la madre a coltellate e scappa, cosa sappiamo dell’omicidio di Cremona
Sono ancora molti gli interrogativi a cui gli inquirenti devono rispondere per fare chiarezza sull'omicidio andato in scena oggi, giovedì 23 settembre, a Cremona, dove un uomo ha ucciso la madre prima di fuggire. Gli investigatori, coordinati dalla Procura, sono ancora sulle tracce di Younes El Yassire, il 35enne accusato dell'omicidio della donna, Fatna Moukhrif, che in quel momento, verso le 12 di oggi, si trovava da sola nell'appartamento con lui.
Cosa sappiamo del figlio che ha ucciso la madre a Cremona
Younes è uno dei quatto figli di Fatna. Altri due sono sposati mentre il terzo è morto tragicamente qualche anno fa precipitando proprio dall'abitazione dove oggi si è consumato il delitto. Secondo quanto ricostruito sinora, il cadavere della madre di Younes è stato ritrovato dal marito che ha immediatamente allertato i soccorsi che, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, sopraggiunto a seguito della coltellata che l'uomo avrebbe sferrato al collo della donna. Altri dettagli investigativi, invece, emersi nel corso del pomeriggio, spiegano che una delle ipotesi è che dopo il crimine, il 35enne si sarebbe fatto una doccia prima di vestirsi e uscire e far perdere le sue tracce. Non munito di patente, si sarebbe recato in stazione per prendere un treno. Forse in direzione Milano, dove gli agenti della polizia sono stati allertati dai colleghi di Cremona che seguono le indagini.
Younes ha smesso di prendere le medicine prescritte dallo psichiatra
Di Younes al momento si sa molto poco. Come raccontato dalle sue cognate a CremonaOggi.it, il 35enne era caduto in un grave stato di depressione a seguito della separazione dalla moglie. Nel dicembre del 2018, poi, era stato ricoverato in ospedale e una volta dimesso aveva iniziato a seguire una cura psichiatrica. Da tre mesi, però, non assumeva le medicine che gli erano state prescritte. Ancora un mistero, quindi, sul movente dell'omicidio. In supporto potrebbero arrivare le testimonianze dei vicini che avrebbero udito la donna urlare e chiedere aiuto pochi istanti prima di essere colpita. Lo stesso Younes, se trovato, potrebbe offrire una sua versione dei fatti e aiutare gli inquirenti a sbrogliare tutti i nodi di una vicenda che ha ancora tanti punti oscuri.