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Uccide la figlia di 2 anni e tenta il suicidio: fermata per omicidio

La donna sospettata di aver ucciso la sua bambina di due anni a Cisliano, nel Milanese, è ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Lo ha deciso il pm di Pavia Roberto Valli che con il procuratore Mario Venditti si occupa delle indagini. Ora la donna è piantonata in ospedale.
A cura di Giorgia Venturini
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La donna sospettata di aver ucciso la sua bambina di due anni a Cisliano, nel Milanese, è ora in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Lo ha deciso il pm di Pavia Roberto Valli che con il procuratore Mario Venditti si occupa delle indagini. Ora la donna è piantonata in ospedale per via di alcune ferite che si è probabilmente autoinferta con un coltello. Tutto però è ancora al vaglio degli inquirenti e investigatori che stanno ricostruendo possibili dissidi tra la donna e il marito – la coppia era in via di separazione – e denunce incrociate nella coppia in un ambito di presunti maltrattamenti.

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Disposta l'autopsia sul corpo della bambina

La donna, stando alle prima informazioni, aveva mandato un ultimo messaggio all'ex marito per dirgli che "Edith non esiste più". Dopo la chiamata del 45enne padre della bambina, i carabinieri di Abbiategrasso sono arrivati in via Mameli e hanno trovato la casa chiusa dall'interno. Dopo aver forzato la finestra hanno trovato la bambina morta sul letto. La madre è stata portata all'ospedale di Magenta, le sue condizioni non sono gravi ma sarebbe sotto choc e non in grado di rispondere alle domande degli investigatori. Sarà l'autopsia a dare maggiori dettagli sulle cause della morte della bambina. Il medico legale alla prima ispezione non ha rinvenuto segni di violenza sul corpo della bimba, che per gli investigatori potrebbe essere stata soffocata.

La donna aveva denunciato il marito tre volte

Stando a dei primi accertamenti, la donna aveva denunciato il marito tre volte che a sua volta l'aveva denunciata per calunnia e diffamazione. Lo ha confermato la Procura di Pavia che sta indagando sull'accaduto. In un post su facebook la donna, poche ore prima dell'omicidio, aveva scritto: "La mia storia è stata ridicolizzata".

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