Uccide la ex a martellate, l’indagato Ezio Galesi non risponde alle domande del gip
Ezio Galesi, l'uomo di 59 anni arrestato mercoledì sera a Castegnato con l'accusa di aver massacrato a colpi di martello la ex compagna Elena Casanova, di dieci anni più giovane, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia Cristian Colombo.
L'indagato non ha risposto alle domande del gip
Il 59enne, che ha confessato ai carabinieri che l'hanno arrestato e al pubblico ministero che indaga sulla vicenda il delitto del quale si è macchiato, non ha voluto aggiungere altro, rimanendo in silenzio davanti al giudice. Al momento del primo interrogatorio, Galesi aveva dichiarato di aver voluto uccidere Elena "dopo averla incrociata poco tempo prima in un negozio". Il negozio è Obi ed Elena e Galesi si erano visti per sbaglio tra una corsia e l'altra. Non è chiaro se i due abbiano parlato o meno. Quel che si sa è che l'indagato ha rubato il martello con cui poi avrebbe ucciso la ex compagna subito dopo averla vista.
Galesi ha aspettato Elena fuori di casa e poi l'ha colpita a morte
Poi, si è recato davanti alla sua villetta in via Fiorita 13 a Castegnato e l'ha attesa. Sapeva che il mercoledì sera la figlia Alice di 17 anni sarebbe rimasta con l'ex marito. Così, quando Elena ha posteggiato l'auto, le si è avventato contro. Inutili i tentativi della donna di risalire sul veicolo. Galesi ha frantumato il finestrino colpendola e trascinandola a terra, continuando a infierire. Poi, dapprima ha chiamato la figlia dicendosi "soddisfatto" per quello che aveva fatto, e in seguito ha allertato i vicini di casa della vittima ammettendo di averla uccisa e invitandoli a chiamare i carabinieri.