Uccide la compagna lanciandosi con l’auto nel fiume: condannato a 22 anni
Carlo Fumagalli, l'uomo che è stato accusato di aver ucciso la compagna Romina Vento, è stato condannato a 22 anni di carcere. A deciderlo nella giornata di oggi, martedì 30 maggio, è stata la Corte d'Assise di Bergamo. Anche la pubblico ministero Carmen Santoro aveva chiesto che venisse condannata a 22 anni di carcere equiparando l'aggravante del rapporto di convivenza con le attenuanti generiche.
La dinamica
L'omicidio si è verificato il 19 aprile 2022 a Fara Gera d'Adda (Bergamo) il 19 aprile 2022: Fumagalli e Vento erano su un'auto per discutere sulla fine della loro relazione. A un certo punto, la donna ha ribadito di essere intenzionata a lasciarlo. Ed è lì che. Fumagalli si è lanciato con l'auto nel fiume. Non appena l'abitacolo si è riempito di acqua, l'uomo avrebbe afferrato la testa della compagna e l'avrebbe annegata. Sarebbe poi scappato e avrebbe raggiunto a nuoto l'altra sponda.
I figli della coppia si sono costituiti parte civile
"Non riesco ancora a credere a quello che ho fatto, anche perché in trent’anni insieme non abbiamo mai litigato, mai alzato la voce, non ho mai avuto atteggiamenti violenti nei confronti di Romina, nemmeno a livello verbale": a dirlo è stato proprio Carlo Fumagalli durante una delle scorse udienze.
L'uomo, che soffriva di depressione, sarebbe stato capace di intendere e di volere al momento dei fatti o almeno così ha stabilito il consulente della Procura. Oggi, al momento della sentenza, erano presenti sia l'imputato che i parenti della vittima: c'erano la madre e il fratello che si sono costituiti parti civili. Con loro anche i due figli minorenni della coppia.