Uccide il padre e riduce in fin di vita la madre: “Correte, nostro figlio ci vuole ammazzare”
"Ho sentito le urla della signora che chiedeva aiuto. Sono salito al piano di sopra e l’ho trovata stesa a terra, con il figlio che la picchiava. Diceva che lui voleva ammazzarla". È la testimonianza, raccolta da L'Eco di Bergamo, di uno dei vicini dei coniugi aggrediti dal figlio a Nembro durante una cena casalinga. Drammatico il bilancio: è morto il padre 72enne Giuseppe Lombardini, mentre si trova ricoverata in gravissime condizioni la moglie Maria Angela Stella, 66 anni. Il figlio Matteo, 35 anni, si trova piantonato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, arrestato dai Carabinieri con l'accusa di omicidio volontario.
"Mi sono accorto che dietro la donna c’era del sangue, lei mi ha detto di chiamare i carabinieri e sono tornato a casa per contattare il 112. Sotto di lei c’era un lungo coltello da cucina, come se avesse voluto nasconderlo", il racconto del vicino. Che da tempo era a conoscenza dei problemi mentali del 35enne: il giovane, nel 2009, aveva ferito con le forbici il padre e la sorella minore Chiara, 30 anni. Da allora era sempre stato in terapia, e aveva di recente cambiato psichiatra di riferimento.
"Il figlio era lì, non si è mai mosso, e noi pensavamo che fosse ferita solo la signora". La donna, nel tentativo di disarmare il figlio togliendogli il coltello dalle mani, ha riportato anche profondi tagli alle mani. "È stato Matteo a dirci che in cucina c’era anche il padre, ma per lui ormai non c’era più niente da fare, era già morto", prosegue il racconto del vicino di casa. Il padre, del resto, aveva già provato a chiedere aiuto anche al parroco di Nembro. "Mi provocano, è colpa loro", ha detto il figlio Matteo a soccorritori chiamati dai vicini, e intervenuti per cercare di portare il salvo la madre.