Uccide il padre dell’ex fidanzata a colpi di martello, condannato a 23 anni di carcere

La Corte d'Assise di Bergamo, presieduta da Giovanni Petillo, ha condannato a 23 anni di reclusione Hamadi El Makkaoui per omicidio aggravato. L'operaio 26enne è imputato per la morte di Anselmo Campa, imprenditore ucciso il 19 aprile 2022 nella sua casa di Grumello del Monte con 24 martellate.
La sentenza della Corte
I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Nell'ultima udienza, che risale al 12 giugno scorso, la pm Maria Esposito aveva chiesto per El Makkaoui una condanna a 24 anni
Oltre alla condanna a 23 anni di carcere, la Corte ha disposto un risarcimento provvisionale di 250mila euro per la figlia di Campa, ex fidanzata del suo omicida. Poi altri 250mila sono indirizzati alla sorella minore della ragazza, 70mila alla madre di Campa e 40mila alla sorella.
L'omicidio a Grumello del Monte
Dopo che la relazione tra El Makkaoui e sua figlia era terminata, Campa aveva chiesto al 26enne di restituirgli l'auto che era intestata a suo nome ma che gli aveva dato in uso. L'imprenditore aveva deciso di rivendere quella Renault Clio.
El Makkaoui, però, aveva contribuito a pagare parte di quella vettura per una cifra intorno ai 6mila euro. Per questo motivo la sera del 19 aprile dell'anno scorso era andato a casa di Campa pretendendo la restituzione di quella somma. I due avrebbero iniziato a discutere, fino a quando il 26enne ha preso un martello e lo ha colpito 24 volte.
Il ragazzo ha confessato l'omicidio solo qualche giorno più tardi, accompagnando i carabinieri di Bergamo sul luogo dove aveva nascosto il martello e i vestiti ancora sporchi di sangue. In aula ha già chiesto scusa per quanto fatto, soprattutto alla sua ex fidanzata.