Uccide il marito con quattordici coltellate: Lucia Finetti è stata condannata all’ergastolo
Lucia Finetti, la donna di 53 anni accusata di aver ucciso il marito con quattordici coltellate, è stata condannata all'ergastolo per omicidio volontario. A deciderlo è stata la Corte d'Assise di Milano accogliendo quanto aveva richiesto la Procura. I fatti risalgono al 12 giugno 2021: la donna aveva dato appuntamento al marito per chiedergli di prendere lezioni di guida. Una volta in automobile, i due avrebbero iniziato a litigare. La discussione sarebbe culminata nell'omicidio.
La difesa della donna
"Non ricordo nulla, ero sotto choc": aveva detto la donna durante l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari. Finetti aveva poi specificato: "Se l'ho fatto, è stato per legittima difesa perché lui era furioso per questioni di soldi".
Casalinga, con una passione per la cartomanzia tanto da dare lezioni online, Finetti – secondo la Procura – avrebbe ucciso l'uomo per motivi economici e perché era gelosa di lui. Durante il processo, era stata disposta anche una perizia psichiatrica: l'esperto aveva però sostenuto che la donna fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti.
Riconosciuto un risarcimento di centomila euro
Nonostante l'avvocato difensore della donna avesse chiesto che il fatto venisse riqualificato in eccesso colposo in legittima difesa, Finetti è stata condannata per omicidio volontario. È stata comunque assolta dall'accusa del porto del coltello ed è stata esclusa – così come richiesto dalla difesa – l'aggravante della premeditazione. È però rimasto il vincolo coniugale.
Infine è stato riconosciuto un risarcimento ai familiari di circa centomila euro. Nel processo si erano costituite parti civili sia il padre dell'uomo che la cugina. Le motivazioni della sentenza arriveranno tra novanta giorni.