Uccide il figlio di 7 anni e lo nasconde in un armadio: per la Procura l’omicidio era premeditato
Il pubblico ministero Luca Petrucci ha contestato anche la premeditazione a Davide Paitoni, l'uomo arrestato e accusato di aver ucciso con una coltellata il figlio Daniele di 7 anni – il cui corpo è stato trovato in un armadio – e aver tentato di uccidere la moglie, dalla quale si stava separando. Nella giornata di oggi, martedì 4 gennaio, si svolgerà l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari. Stando a quanto riportato da "La Prealpina", la Procura – oltre alla premeditazione – contesta di aver agito per motivi "abbietti".
La donna lo aveva denunciato per maltrattamenti
L'uomo avrebbe compiuto l'efferato gesto per un atto di vendetta nei confronti dell'ex moglie. Sulla base di un primo esame, il piccolo sarebbe stato soffocato, accoltellato alla gola e poi nascosto nell'armadio. Oggi si svolgerà l'autopsia sul corpo del piccolo. Il bambino si trovava con il padre per la notte di Capodanno: nonostante l'uomo fosse agli arresti domiciliari – perché aveva tentato di uccidere un ex collega – gli era stata accordata la possibilità di vedere moglie e figlio. La donna però già anni fa lo aveva denunciato per maltrattamenti.
Il messaggio lasciato sul corpo del piccolo
Dopo aver ucciso il piccolo, avrebbe lasciato un messaggio sul suo corpo: "Mi dispiace, perdonami. Papà". Avrebbe anche inviato un messaggio vocale al padre, con il quale abitava durante i domiciliari, dove diceva di non aprire l'armadio. Si è poi recato fuori dalla abitazione degli ex suoceri ed ha accoltellato la moglie, una donna di 36 anni, che al momento non è in pericolo di vita. È poi scappato e fermato a Viggiù, al confine con la Svizzera, dai carabinieri.