Ha ucciso il figlio di 7 anni, Davide Paitoni resta in silenzio davanti al giudice
Davide Paitoni, l'uomo di 40 anni arrestato per aver ucciso il figlio di sette anni e aver tentato di uccidere la moglie, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi, martedì 4 gennaio, si è svolto l'interrogatorio di garanzia. Stando a quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, l'avvocato del 40enne Stefano Bruno avrebbe detto che l'uomo "non era in condizioni di sostenere l'interrogatorio". Dopo l'interrogatorio il giudice per le indagini preliminari ha deciso per la convalida dell'arresto di Davide Paitoni e disposto per lui la custodia cautelare in carcere a Varese. Intanto dalla Procura intanto ha chiesto che venga riconosciuta la premeditazione e che l'omicidio sia stato perpetrato per motivi "abbietti".
Il corpo del bambino nascosto in un armadio
Gli eventi risalgono all'1 gennaio scorso. Il bambino sarebbe stato soffocato, accoltellato alla gola e poi nascosto nell'armadio. Il movente sembrerebbe essere una vendetta nei confronti della moglie. Sul suo corpo, è stato lasciato un messaggio: "Mi dispiace, perdonami. Papà". L'uomo è poi andato fuori dalla casa degli ex suoceri dove ha accoltellato la 36enne. Le ferite, fortunatamente, si sono rivelate meno gravi del previsto e la donna non sarebbe in pericolo di vita. Dopo un tentativo di fuga, è stato fermato a Viggiù al confine con la Svizzera.
L'uomo si trovava agli arresti domiciliari
Paitoni si trovava agli arresti domiciliari a casa del padre. A lui avrebbe inviato un messaggio vocale in cui diceva di "non aprire l'armadio". La misura cautelare era stata disposta dopo il tentativo di uccisione con un taglierino di un ex collega. Nonostante questo, gli era stato permesso di vedere il bambino e la moglie. Quest'ultima, precedentemente, aveva denunciato il 40enne per maltrattamenti, ma nonostante questo gli era stato concesso di vedere il piccolo.