Uccide il figlio della badante dopo una lite a Gambolò (Pavia), fermato un 85enne
Una lite degenerata in tragedia: ci sarebbe questo dietro la morte di un 43enne a Gambolò, in provincia di Pavia. Portato in caserma dai carabinieri un 85enne, che avrebbe aperto il fuoco con un fucile regolarmente detenuto. Il 43enne è il figlio della badante dell'uomo, e pare che all'origine delle violenta lite ci siano proprio contrasti tra i due, sfociati prima nella lite e poi negli spari.
La lite, poi gli spari: morto un 43enne
La vicenda è accaduta in serata a Gambolò, in Lomellina, poco distante da Vigevano: l'uomo, 85 anni e da tempo malato tanto da essere costretto a muoversi su una carrozzina, avrebbe avuto una violenta lite con il 43enne, che pare lo avesse anche accusato di molestare la madre, che lavorava come badante presso l'abitazione dell'uomo. A quel punto, l'ottuagenario avrebbe preso il fucile, regolarmente detenuto, aprendo il fuoco contro il 43enne, uccidendolo sul colpo.
L'85enne portato in caserma per il fermo
A lanciare l'allarme è stata proprio la badante, madre della vittima, che ha visto il figlio raggiunto dagli spari e ormai privo di vita sul pavimento. Nonostante l'arrivo immediato dei soccorsi, per il 43enne non c'è stato nulla da fare: il colpo, sparato a quanto sembra da distanza ravvicinata, lo ha ucciso all'istante. Assieme ai soccorsi, sono arrivati anche i carabinieri e il magistrato di turno che ha aperto un fascicolo d'inchiesta, coordinata dalla Procura di Pavia. Dopo gli accertamenti, l'85enne è stato portato in caserma per il fermo. Ma sulla dinamica pare non ci siano più molti dubbi: in queste ore verrà sentita anche la badante dell'uomo e madre della vittima che potrà aiutare a ricostruire gli ultimi tasselli di questa vicenda.