Uccide Elena a martellate, poi chiama la figlia: “Sono soddisfatto, ho fatto il mio dovere”
Emergono nuovi sconvolgenti dettagli del femminicidio consumatosi ieri a Castegnato, in provincia di Brescia, dove Elena Casanova è stata uccisa a martellate dall'ex compagno, Ezio Galesi, di dieci anni più grande, che da un anno non accettava la fine della loro relazione. Un vicino di casa della vittima, che risiede in via Fiorita 11, ha raccontato a Fanpage.it gli istanti subito successivi alla tragedia, dicendo che l'assassino era "tranquillo" e che quando sono arrivati i carabinieri "lui è rimasto impassibile".
Galesi dopo aver ucciso Elena: Sono soddisfatto, ho fatto il mio dovere
Dopo aver ucciso con il martello portato da casa Elena, Galesi "ha chiamato la figlia – racconta Giuseppe Carrozzo, detto Pino, a Fanpage.it – e le ha detto: "Sono soddisfatto, ho fatto il mio dovere"". La scena agghiacciante che si è presentata davanti agli occhi di Giuseppe lo lascia ancora sconvolto. Nella descrizione del vicino, l'assassino non pareva essere scosso dal brutale omicidio che aveva appena commesso. Anzi.
Come spiegato anche dall'ex marito della vittima, passato per caso da via Fiorita con la figlia, Galesi è rimasto davanti al corpo senza vita di Elena fumandosi una sigaretta, in attesa che i militari arrivassero e lo arrestassero. Il martello portato da casa è stato rinvenuto a pochi passi dall'auto della donna. L'assassino, una volta portato in caserma, ha ammesso l'omicidio raccontando agli inquirenti che in passato aveva "promesso" che avrebbe ucciso Elena, "e alla fine l'ho fatto".
Elena era molto conosciuta in paese, dove viveva da quindici anni, e gli altri vicini parlano di lei dicendo che "era una ragazza speciale che aveva avuto una vita difficile. Non meritava questa crudeltà".