Uccide e dà fuoco al corpo del suo creditore, Cristiano Mossali condannato a 27 anni
Cristiano Mossali è stato condannato a 27 anni di carcere dalla Corte d'Assise di Brescia. Il meccanico 54enne di Palazzolo sull'Oglio è stato ritenuto responsabile, in primo grado, dell'omicidio di Nexhat Rama avvenuto il 29 agosto del 2022. Secondo i giudici, avrebbe ucciso il 40enne perché lo stava pressando per la restituzione di una somma pari a circa 30mila euro che gli aveva prestato. La pm Claudia Passalacqua aveva chiesto l'ergastolo per Mossali, il quale ha sempre ribadito la propria innocenza.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, il 29 agosto 2022 Rama si era presentato all'officina di Mossali, a San Pancrazio di Palazzolo, per chiedergli indietro i 30mila euro che gli aveva prestato tempo prima. Il 54enne, però, lo avrebbe ucciso sparandogli un colpo d'arma da fuoco alla testa e, dopo averlo caricato sull'auto con il quale il 40enne kosovaro era arrivato, avrebbe incendiato la vettura con il corpo al suo interno in un campo tra Capriolo e Cologne.
La pm Passalacqua aveva chiesto l'ergastolo per Mossali, sostenendo che il 54enne avesse "premeditato il delitto" e, quindi, "teso una trappola alla vittima" e "precostituito un alibi preoccupandosi anche di indirizzare le indagini da un'altra parte". Dopo quattro ore di camera di consiglio, oggi, giovedì 23 gennaio, la Corte d'Assise di Brescia ha deciso di condannare Mossali a 27 anni di carcere.
L'imputato anche prima della sentenza ha ribadito la sua innocenza. "Non ho ucciso io Rama Nexhat, non mi sono procurato un'arma per farlo, non ho incendiato la sua auto", ha dichiarato in aula Mossali, "prima che decidiate del mio futuro e di quello della mia famiglia, voglio ribadire che con la sua morte io non c'entro nulla".