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Ubriaco la investe mentre attraversa la strada: Arianna muore davanti agli occhi del fidanzato

Si chiamava Arianna Nicodemo, la 28enne travolta e uccisa da un’automobile guidata da un 47enne ubriaco: la ragazza era in compagnia del fidanzato quando è stata investita. Nonostante la disperata corsa in ospedale, per lei non c’è stato nulla da fare. L’investitore adesso rischia l’accusa di omicidio stradale.
A cura di Ilaria Quattrone
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Arianna Nicodemo, la 28enne uccisa (Fonte: Facebook)
Arianna Nicodemo, la 28enne uccisa (Fonte: Facebook)

Arianna aveva 28 anni, occhi azzurri e tanti sogni nel cassetto. Lavorava come maestra d'asilo e progettava di sposarsi con il fidanzato Andrea. Proprio lui che ieri l'ha vista spegnersi. La 28enne è infatti deceduta, nella notte tra martedì e mercoledì, all'ospedale San Carlo di Milano. A causarne la morte è stato un uomo di 47 anni, un ingegnere originario di Rho positivo all'esame dell'alcol test, che l'ha travolta con la sua auto.

La 28enne soccorsa in condizioni disperate

L'incidente si è verificato ieri sera, martedì 17 agosto, intorno alle 21.30 sulla Statale 11. La vittima, in compagnia del ragazzo, ha attraversato la strada in prossimità delle strisce pedonali. I due non si sono accorti di nulla o forse non ne hanno avuto il tempo: l'automobile l'ha travolta a tutta velocità. Sul posto sono arrivate due ambulanze e un'automedica. Gli operatori del 118, che hanno fornito le prime cure sul posto, hanno subito constato che le condizioni della ragazza erano ormai disperate.

Il 47enne aveva un tasso alcolemico sopra il limite

Nonostante il trasferimento tempestivo in ospedale, la ragazza non è sopravvissuta. Il 47enne, accompagnato all'ospedale di Magenta per svolgere gli esami tossicologici come richiesti dai carabinieri di Abbiategrasso, aveva un tasso alcolemico pari a 1,3 grammi/litro mentre il limite è fissato a 0,5. Adesso rischia l'accusa di omicidio stradale. Tutto il comune di Vigevano, di cui era originaria Arianna, si è stretto intorno alla famiglia. Il padre è un poliziotto in pensione mentre il fratello è un agente della polizia locale. Distrutta dal dolore anche la sorella gemella Martina.

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