Ubriaco investe e uccide un 16enne, poi scappa e cerca di depistare le indagini: “Ammetto, sono stato io”
Non è stata la sua compagna a investire e uccidere Karanvir Singh, il ragazzino di 16 anni che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha perso la vita a Pegognaga, in provincia di Mantova, bensì lui. Un uomo di 38 anni, proprietario del suv Toyota che ha strappato alla vita il sedicenne, è stato denunciato dai carabinieri di San Benedetto Po che stanno indagando sull'accaduto. L'uomo, secondo quanto comunicato dall'Arma, non si è fermato dopo aver travolto il ragazzino, proseguendo la sua corsa.
Investe e uccide Karanvir, poi scappa e prova a depistare le indagini
Inoltre, non solo ha omesso di soccorrere il ferito, ma sul luogo del delitto ha fatto tornare la compagna, una donna di 35 anni, inizialmente sospettata del crimine. Gli accertamenti dei carabinieri, grazie anche alle testimonianze degli amici di Karanvir che hanno parlato di una sagoma maschile al volante, hanno appurato che la donna fosse stata incaricata dall'uomo di salire in macchina e raggiungere il posto in cui aveva travolto il ragazzino, il cui corpo è stato trovato purtroppo senza vita in fondo ad una scarpata adiacente alla strada in cui è stato travolto.
L'uomo ha confessato, è accusato di omicidio stradale aggravato
Sottoposta ad alcol test, era risultata negativa. Al contrario, i suoi valori erano superiori al consentito. Dopo una settimana di indagini, i carabinieri hanno quindi deciso di operare un interrogatorio mirato durante il quale l'uomo ha ammesso di essere lui al volante, confessando dunque anche il tentativo di depistare le indagini stesse. Per questo motivo, il 38enne è stato denunciato con l'accusa di omicidio stradale aggravato.