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Tv on demand illegali, 22 indagati e mille euro di multa a tutti i clienti dei “pezzotti”

Operazione “Switch-off” della Guardia di finanza di Milano contro la pirateria. Sequestrate due centrali Iptv illegali, che trasmettevano i contenuti di tutte le principali piattaforme pay-tv, anche on demand. Oltre duemila i clienti individuati in tutta Italia: pagando 10-15 euro al mese avevano accesso a partite, film e altri eventi. Adesso dovranno pagare una multa di oltre mille euro. Ventidue in totale, invece, le persone indagate: avrebbero ottenuto un profitto illecito di circa un milione di euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Ventidue persone indagate e oltre duemila persone multate. Questo il bilancio dell'operazione "Switch-off" condotta dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Milano sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Roma. I finanzieri di Paderno Dugnano, dopo una vasta e complessa operazione antipirateria, hanno sequestrato due centrali di trasmissione di Tv on demand (la Iptv, Internet protocol television) che trasmettevano illegalmente le trasmissioni delle principali piattaforme pay tv, tra cui Sky.

Con un abbonamento di 10-15 euro al mese si potevano vedere i contenuti pirata

I clienti delle tv on demand illegali pagavano un "abbonamento" mensile compreso tra i 10 e i 15 euro e in questa maniera riuscivano a vedere illegalmente i contenuti delle principali piattaforme a pagamento: partite di calcio, film, e altri eventi on demand. In questa maniera avrebbero cagionato alle emittenti titolari dei diritti un danno di almeno 130 milioni di euro. Adesso gli oltre duemila clienti-utilizzatori finali dei cosiddetti "pezzotti", dislocati su tutto il territorio nazionale, saranno multati con l’importo di 1.032 euro.

Le due centrali di trasmissione illegali erano localizzate in Svizzera e a Messina, in Sicilia. La rete che captava e poi ritrasmetteva i flussi audio e video decriptati contava però circa 900 reseller, ossia rivenditori, che sono stati tutti segnalati all'autorità giudiziaria e per i quali scatterà una multa compresa tra 2.582 e 25.822 euro. Per i 22 indagati, tutti di nazionalità italiana e due dei quali residenti in Svizzera, è scattata la denuncia per associazione a delinquere: avrebbero incassato con gli abbonamenti circa un milione di euro. Perquisizioni sono state eseguite in Svizzera, Lombardia, Puglia, Calabria e Sicilia.

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