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“Turno di notte per stare con mia figlia neonata”. La storia di Matteo Grappoli, il primo nuovo tassista di Milano

Sono state consegnate ieri a Milano le nuove licenze dei taxi, il primo a riceverla è stato Matteo Grappoli. L’uomo sceglie il turno notturno per poter passare più tempo a casa con la figlia neonata.
A cura di Giulia Ghirardi
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Dopo 22 anni arrivano le nuove licenze dei taxi a Milano, il primo a riceverla è Matteo Grappoli. Per lui il turno notturno per poter passare più tempo a casa con la figlia neonata di dieci mesi.

Sono state consegnate ieri, giovedì 23 gennaio, le prime cinque nuove licenze dei taxi a Palazzo Marino, nel cuore della città di Milano. In totale i nuovi taxi saranno 336 ma per poterli trovare tra le strade della città meneghina bisognerà aspettare gli ultimi adempimenti, la cui fine è prevista per la prossima primavera. La prima tappa, questa, di un obiettivo più grande che, come ha specificato l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, è di arrivare a mille nuove auto bianche in giro per la città.

Matteo Grappoli, il primo nuovo tassista di Milano

"Ho scelto il turno notturno per stare con mia moglie e mia figlia, Camilla, appena nata", ha raccontato Matteo Grappoli a la Repubblica. L'uomo ha 31 anni, alla guida di un'auto bianca come seconda guida di suo padre già da otto anni, non è estraneo al mestiere. Infatti, spiega: "Ho approfittato del prezzo scontato offerto dal Comune per la licenza del servizio notturno. In questo modo sostituirò mio papà, permettendogli di andare in pensione".

Un mestiere, dunque, che per Grappoli è una passione tramandata di padre in figlio. "I tassisti fanno un servizio molto utile alla città. Ci siamo sempre. Questo è evidente soprattutto di notte quando i mezzi pubblici non passano e l’unica alternativa per spostarsi in città sono i taxi".

Con la nuova licenza, Matteo Grappoli inizierà a lavorare la prossima settimana. "Utilizzerò la mia auto privata, una vettura ibrida. Spero che alcuni problemi però si risolvano perché – specifica – nell’ultimo periodo tante disgrazie sono capitate ai colleghi. C’è un problema di sicurezza per cui servono più controlli. Spero anche che si possa risolvere l’instabilità del nostro servizio in relazione ai rapporti con gli Ncc. Va affrontato il tema dell’abusivismo. È una giungla".

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