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Turista violentata nell’ascensore della stazione Centrale di Milano, i filmati incastrano l’aggressore

Le telecamere della stazione Centrale di Milano hanno ripreso tutto. Sia quando il 26enne si è avvicinato per la prima volta alla turista, sia la violenza nell’ascensore.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Ci sono in totale 27 minuti di filmati che hanno permesso di individuare l'autore della violenza sessuale che si è consumata intorno alle 6 di giovedì 27 aprile in un ascensore della stazione Centrale di Milano. Una telecamera ha ripreso il primo approccio tra il 26enne e la turista 35enne, un'altra il percorso che l'uomo le ha consigliato di fare per raggiungere i binari e un'altra ancora l'abuso nell'ascensore. Il 26enne di origini marocchine, Fadli, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata poche ora più tardi, con ancora indosso gli stessi abiti che vestiva durante l'aggressione.

Dall'incontro nei giardinetti alla violenza in ascensore

I due si sono incontrati la prima volta a ridosso dei giardinetti di piazza Luigi di Savoia, all'esterno della stazione Centrale. Lei è una turista 35enne di origini marocchine che è appena arrivata dalla Norvegia e che è pronta a prendere un treno per Parigi. Quell'uomo le si è avvicinato per scambiare due parole, forse facendole notare di essere originari delle stesse zone, poi le ha indicato una strada da fare a piedi per raggiungere i binari.

Quello suggerito, però, non era il percorso più breve. Secondo la Procura, le ha consigliato volontariamente un tragitto più lungo per farla passare davanti agli ascensori del piano terra della stazione. Ad un certo punto, proprio quando la 35enne passa davanti a uno di quelli, Fadli le compare alle spalle e la trascina dentro.

La violenza ripresa dalle telecamere

Stando a quanto ricostruito dal Dipartimento Fasce deboli della Procura, nell'ascensore prima la picchia e poi avviene la violenza che dura diversi minuti. Tutto, comunque, è appunto registrato anche dalla telecamera interna all'ascensore. Poi se ne va.

Ad allertare la Polfer, è una guardia giurata che ha visto la donna barcollare in zona biglietteria in stato di choc. Chiamati i soccorsi, la turista è stata trasportata al Fatebenefratelli per le prime medicazioni, e poi alla clinica Mangiagalli.

Chi è l'aggressore

Il nome dell'aggressore è Fadli, 26enne di origini marocchine. Almeno, questo è il nome inserito nei terminali della Questura di Milano, che risalirebbe a una impronta digitale che lo ha identificato in Slovenia due mesi fa. Tuttavia, non c'è certezza che questo sia il suo vero nome, visto che sarebbe conosciuto con almeno altri quattro.

Non ha documenti, telefoni, e nemmeno precedenti penali. Anche se, visto i quattro nomi, non c'è certezza nemmeno di questo ancora. È comunque irregolare in Italia. Sono stati gli agenti della Polfer, coordinati dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella, a rintracciarlo. Era sdraiato sull'aiuola semicircolare di fronte alla stazione.

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