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Truffavano pazienti vendendo protesi a prezzi più alti: arrestati tre medici

Sono stati arrestati altri tre medici nell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano circa la truffa messa in atto dagli stessi con un’azienda leader nel settore odontotecnico: i professionisti avrebbero gonfiato i prezzi di protesi e altri oggetti per far aumentare i guadagni dell’azienda e ricevendo in cambio, per la loro condotta, alcune mazzette.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono tre i medici che sono finiti agli arresti domiciliari a seguito di un'indagine del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dal pubblico ministero di Milano Paolo Storari, con l'accusa di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Le ordinanze di custodia cautelare si aggiungono a quelle emesse alcuni giorni fa quando sono state arrestate altre cinque persone, tra i quali due medici e il legale di una società leader nel settore dell'odontotecnica.

Il sistema messo in piedi per truffare i pazienti

Gli inquirenti ritengono che i professionisti abbiano ricevuto mazzette per protesi e apparecchi dentali, dei quali avrebbero poi gonfiato i prezzi per i pazienti. Nell'inchiesta sono indagate ben undici persone che, secondo gli investigatori, avrebbero messo in piedi un sistema in grado di provvedere alla produzione e distribuzione di questi oggetti.

Questo avrebbe funzionato grazie alla compiacenza di alcuni medici che lavoravano in diversi ospedali pubblici della Lombardia. La società avrebbe quindi corrotto gli odontoiatri facendo in modo che gli stessi prescrivessero – anche se non necessarie – protesi, accessori e altri oggetti.

Come venivano pagati i medici corrotti

I medici venivano pagati sulla base di quanto riuscivano a far fatturare, con la loro condotta, l'azienda. Durante le indagini, sono emersi ulteriori elementi che hanno coinvolto un medico che lavorava in una struttura privata convenzionata e che avrebbe ottenuto circa 26mila euro contanti dalla stessa azienda per aver consentito di attuare il sistema durante il periodo tra il 2020 e il 2021.

All'odontoiatra sarebbe stata riconosciuta una percentuale del 10 per cento sul fatturato annuo che la società avrebbe, grazie a lui, realizzato. Oltre alle esecuzioni delle misure cautelare, le Fiamme Gialle stanno eseguendo perquisizioni tra Brescia e Milano.

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