Truffano il parroco facendogli credere di non poter pagare le cure al proprio figlio, coppia denunciata
Si era presentato disperato alla sua parrocchia, nella diocesi di Pavia. Raccontava al parroco che il suo piccolo figlio era gravemente malato e che lui non poteva permettersi di pagare le cure mediche, anche perché si trovava senza lavoro. Mosso da carità, il sacerdote ha deciso allora di aiutare quell'uomo attraverso diverse ricariche su un conto Poste Pay. Una volta capito che si trattava solo di un imbroglio, lo ha denunciato. L'uomo e la sua compagna sono stati deferiti, in stato di libertà, per truffa.
Le continue richieste di denaro
A far insospettire l'anziano parroco 80enne erano le continue insistenze di quell'uomo. Voleva aiutarlo, lo stava già facendo. Pensava che quei quasi 20mila euro che gli aveva già versato nei mesi scorsi costituissero una somma più che buona per far iniziare le cure a quel piccolo.
Invece così non era. L'uomo continuava a chiedergli sempre più soldi. Allora, intuendo che tutta quella storia potesse essere solo una truffa, alcune settimane fa il sacerdote si è rivolto alla Questura di Pavia. Sono partite, quindi, le indagini.
La perquisizione e le altre truffe
Dopo aver identificato l'uomo e la sua compagna, gli agenti si sono presentati a casa loro per una perquisizione.
In quell'abitazione avrebbero trovato le prove che in fondo quella richiesta d'aiuto era solo un pretesto per prendere del denaro a un anziano parroco e che, in realtà, quella coppia aveva già messo in piedi in passato altri reati simili sempre come obiettivo le categorie di persone più vulnerabili. I due sono stati infine denunciati, in stato di libertà, per truffa.