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Truffa ai danni dell’Inps, sequestrati 600mila euro a sigle lombarde della Cisl: 12 indagati

La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo da 600mila euro nei confronti di alcune sigle sindacali della Cisl, in merito a una presunta truffa commessa ai danni dell’Inps.
A cura di Simona Buscaglia
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Immagine di repertorio
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Una presunta truffa commessa ai danni dell’Inps da parte di alcune associazioni sindacali della Cisl della Lombardia attraverso l’utilizzo indebito della cosiddetta "aspettativa sindacale non retribuita". Questo l'impianto accusatorio dell’inchiesta della procura di Milano che ha portato al sequestro preventivo di 600mila euro ad alcune sigle sindacali della Cisl attive sul territorio regionale. Dalle indagini della Guardia di Finanza sarebbe emerso che numerosi sindacalisti, sarebbero stati assunti solo sulla carta "da società compiacenti" dove in realtà non avrebbero mai lavorato. Questo "escamotage" avrebbe permesso alle organizzazioni sindacali di fruire dello sgravio contributivo. Al momento risultano indagati 12 sindacalisti.

La testimonianza

Nell'ordinanza di convalida del decreto di sequestro da oltre 600 mila euro è contenuta anche una testimonianza di una dipendente della Cisl Lombardia. Secondo quanto riportato da Agi, la donna avrebbe avuto un dialogo con Gilberto Mangone, ex segretario organizzativo della Cisl Milano Metropoli, indagato, e Carlo Gerla, segretario generale della Cisl Milano Metropoli, non indagato. "Io impaurita che qualche forza di polizia venisse a bussare alla mia porta – dice la teste – ho chiesto loro cosa dover rispondere e fare in merito alla mia posizione lavorativa. Loro mi risposero che non dovevo preoccuparmi perché nessuno sarebbe mai venuto a bussare alla mia porta". Negli atti dell'inchiesta, precisa Ansa, compaiono anche i nomi delle aziende ("società coinvolte", si legge) con cui sarebbero stati siglati i contratti di lavoro fittizi.

Duci (segretario generale Cisl Lombardia): Piena fiducia nella magistratura

Il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, dichiara in una nota: "Apprendiamo oggi dagli organi di stampa del sequestro cautelativo di somme afferenti ai conti correnti di alcune strutture sindacali della Cisl nella nostra Regione da parte della Magistratura, nel cui operato rinnoviamo la nostra piena fiducia". "Appena conosceremo nel dettaglio circostanze e motivazioni del sequestro – prosegue – adotteremo le azioni atte a garantire la doverosa tutela alle federazioni e alle confederazioni territoriali della Cisl". La Cisl di Bergamo "non è oggetto di indagine nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto altre sigle della confederazione". Lo ha spiegato la sezione bergamasca in una nota ufficiale: "La notifica della Guarda di Finanza è solo da ricollegare al passaggio a Bergamo di un operatore politico che aveva svolto in precedenza altri incarichi in altre strutture. Ribadiamo, la nostra estraneità a una vicenda che comunque ci lascia amareggiati
per il coinvolgimento di strutture della nostra organizzazione" ha aggiunto.

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