Trovato morto in strada a Pavia, il presunto assassino è troppo esile per aver trasportato il corpo: tutti i dubbi
È stato veramente Fausto Baiguera a uccidere Julio Antonio Rosario Santos? L'uomo, 36enne di origine domenicana, è stato trovato morto in strada fuori dalla casa di Baiguera a Pavia, nelle prime ore della mattina di ieri, lunedì 6 maggio. I due vivevano insieme saltuariamente: Baiguera, 69enne in pensione e proprietario dell'abitazione, ogni tanto ospitava Santos per farsi aiutare nelle faccende domestiche. Dopo un acceso litigio, l'uomo ha ammesso di aver colpito il ragazzo e al momento è accusato di omicidio colposo. Ma il corpo della vittima non presentava segni di violenza e Baiguera è di corporatura troppo esile per averlo trasportato fuori dalla villetta, dove è stato ritrovato il cadavere. Solo l'autopsia e il reparto scientifico dei carabinieri potranno fare luce sul caso che, al momento, sembra un mistero.
La parole confuse del coinquilino, accusato di omicidio
Baiguera vive in via Cremona, nella zona orientale di Pavia, all'incrocio con via Torello da Strada. Il corpo del suo coinquilino occasionale, Julio Antonio Rosario Santos, 36enne sudamericano, è stato trovato cadavere proprio fuori dalla villetta, appoggiato al cancello. Lo hanno notato alcuni passanti verso le 5 di mattina di lunedì 6 maggio e hanno subito chiamato i soccorsi. Il giovane era morto e i carabinieri si sono subito rivolti al proprietario della casa per saperne di più.
Quando Baiguera li ha visti entrare ha accusato un lieve malore, tanto da essere trasportato al policlinico San Matteo di Pavia. Una volta stato meglio, è iniziato l'interrogatorio. È durato tutta la giornata e ha dato dei risultati: Baiguera ha ammesso in maniera confusa di aver colpito Santos dopo un violento litigio e di aver trasportato il suo corpo fuori dalla villetta. Per il pensionato, l'accusa è di omicidio. Per questo, è stato trasportato nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia, in custodia cautelare.
Nessun segno di violenza sul corpo della vittima e la corporatura esile del presunto assassino
Anche dopo la confessione sconclusionata di Fausto Baiguera, i misteri su questo omicidio rimangono parecchi. In primis, il corpo di Santos non aveva segni di traumi evidenti. In secondo luogo, gli inquirenti non hanno ritrovato l'oggetto contundente che avrebbe provocato la morte del ragazzo. Infine, Baiguera, il presunto assassino, è di corporatura esile e molto più piccolo rispetto alla vittima. Sarebbe davvero riuscito da solo a portarlo fuori dall'abitazione? Solo l'autopsia riuscirà a fare chiarezza.
Di certo è che i due litigavamo spesso, sia in casa sia al bar, tanto che le forze dell'ordine erano intervenute più volte. Entrambi non avevano precedenti con la giustizia. Non è chiaro cosa ci fosse tra i due: forse Santos aiutava Baiguera nelle faccende domestiche, forse aveva lavorato nella sua ditta e aveva bisogno di un appoggio, forse ancora i due avevano una relazione.
Nonostante la "confessione", Baiguera non è stato in grado di chiarire la dinamica della vicenda, era agitato e confuso durante l'interrogatorio. Il medico legale e il Procuratore di Pavia Paolo Mazza, hanno già effettuato il sopralluogo. Ora, spetta al reparto scientifico dei carabinieri procedere con i rilievi sulla scena del crimine. Poi, forse, si avranno più informazioni.