Trovato l’aggressore del supermercato di Gallarate, l’avvocato: “Fino a ieri la vittima in lacrime”
Può finalmente tirare un sospiro di sollievo la 35enne aggredita violentemente domenica 22 agosto al Carrefour di viale Milano a Gallarate. Gli investigatori della polizia hanno infatti identificato e denunciato all’autorità giudiziaria il responsabile dell'aggressione. Si tratta di un giovane italiano di 26 anni con precedenti di polizia per furto e lesioni, residente a Cardano al Campo, in provincia di Varese. Dall’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza si è riusciti ad individuare un ragazzo che per fisionomia, età ed abbigliamento, rispecchiava le descrizioni fornite agli investigatori dalla vittima e da alcuni testimoni. La mascherina però rendeva difficoltosa l'identificazione solo tramite le immagini, così, grazie anche alla collaborazione dei responsabili dell’esercizio commerciale, gli investigatori sono riusciti a risalire al pagamento effettuata dall’aggressore con una tessera Poste Pay in una delle casse automatiche, risultata poi essere proprio intestata al giovane.
Dopo la perquisizione nell'abitazione raccolte prove schiaccianti
Raccolti tutti gli elementi si è quindi effettuata una perquisizione domiciliare che ha consentito di acquisire prove schiaccianti. Nell’abitazione dell’indagato sono state infatti trovate sia la carta di debito utilizzata per la transazione, sia gli indumenti indossati dallo stesso il giorno dell’aggressione. Alla luce dei riscontri il giovane non ha potuto far altro che ammettere le sue responsabilità agli investigatori e ora dovrà rispondere del reato di lesioni aggravate.
L'avvocato a Fanpage.it: "Fino a ieri era in lacrime, oggi è molto sollevata"
L'avvocato difensore della donna aggredita, Pietro Romano, raggiunto da Fanpage.it, ha riferito di aver sentito nelle scorse ore la sua assistita, che "è molto sollevata ma fino a ieri era in lacrime – ha raccontato – è seguita dal centro antiviolenza di Busto Arsizio ma non riesce ancora a dormire. Oggi però, dopo la notizia della cattura del suo aggressore, era molto contenta e ora si augura che venga fatta giustizia". La giovane aveva infatti riferito, visto il clamore mediatico che aveva avuto la vicenda, di avere paura di essere rintracciata dall'autore del pestaggio.
"Ora ci costituiremo parte civile nel rinvio a giudizio – ha dichiarato l'avvocato – ma rimane ferma l'azione contro il supermercato. Il fatto di aver rintracciato l'aggressore non sposta a fini giuridici la loro responsabilità in merito al mancato servizio di vigilanza".