Giovane ucciso a botte a Vanzaghello: volto tumefatto, gambe rotte e bruciature di sigarette
Era seminudo, senza documenti, con il volto tumefatto e le gambe rotte: è giallo sul corpo ritrovato lungo la strada statale 336 a Vanzaghello, comune alle porte di Milano, nella prima mattinata di oggi, sabato 7 maggio. Secondo i primi riscontri, si tratterebbe di un giovane straniero. Il ragazzo sarebbe stato ucciso a botte. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Magenta (Milano) per i primi rilievi insieme ai carabinieri di Magenta. Con loro anche la Squadra Mobile di Varese.
Il caso collegato a un omicidio a Rescaldina
Il Procuratore capo della Repubblica di Busto Arsizio, Carlo Nocerino, ha spiegato che una delle ipotesi è relativa al fatto che, l'omicidio compiuto questa mattina, sia collegato a quello avvenuto il 2 aprile scorso a Rescaldina. Quel giorno fu ucciso con un colpo di pistola Bouda Ouadia, un ragazzo di 24 anni. Per il momento quindi la pista maggiormente battuta è quella di un regolamento di conti: forse qualcuno potrebbe aver picchiato a sangue il ragazzo proprio per questioni legate alla droga.
L'uomo potrebbe essere stato picchiato a morte, torturato con dei mozziconi di sigaretta, e probabilmente investito con un'auto: "A un primo esame sembrerebbero bruciature di sigaretta, il che indicherebbe che la persona uccisa sarebbe stata perfino torturata. Ma potrebbero anche essere delle lesioni di natura dermatologica. Dobbiamo inoltre capire – spiega ancora il procuratore – se il ragazzo sia stato travolto di proposito da un’auto, prima o dopo la sua morte". Tutte ipotesi che potranno essere confermate o smentite dopo l'autopsia.
Non si conosce l'identità della vittima
Per il momento, si cerca di risalire all'identità della vittima attraverso le impronte digitali: scoprire le sue generalità potrebbe infatti aiutare a comprendere cosa possa essere successo. Presumibilmente potrebbe avere un'età compresa tra i venti e i trent'anni. L'allarme alle forze dell'ordine è stato lanciato da un camionista che ha visto il cadavere lungo la strada statale. Quando sono arrivati gli operatori della croce azzurra di Buscate, non c'era più nulla da fare. L'uomo era ormai già morto.