Trovato con un etto di hashish in casa, DrefGold assolto in appello: “Era per uso personale”
Il rapper DrefGold, nome d'arte di Elia Specolizzi, è stato assolto in appello nel processo che lo vede imputato di spaccio di stupefacenti. Lo hanno stabilito i giudici di Milano dopo che in primo grado il Tribunale lo aveva condannato a otto mesi di carcere per l'etto di hashish trovatogli in casa dalla polizia insieme a 12.000 euro in contanti. I fatti risalgono all'agosto del 2019.
In primo grado era stato condannato a 8 mesi
Durante il blitz, gli agenti avevano perquisito alcuni giovani a cui furono trovate alcune dosi di fumo e marijuana, muovendo accusa diretta al rapper di avergliela venduta. DrefGold, insieme ai suoi legali, si è sempre difeso dicendo che la quantità di prodotto trovata nel suo appartamento fosse per uso personale. Al processo in primo grado, l'artista di BHMG, l'etichetta discografica di Sfera Ebbasta e Charlie Charles, aveva sostenuto di aver acquistato una dose superiore al normale per fare una "scorta" in vista dell'estate dopo essersi dichiarato "consumatore massiccio" di hashish e marijuana.
DrefGold assolto in appello
Per giustificare il contante, invece, DrefGold l'aveva ricondotto al frutto del suo lavoro nella musica. Al termine del processo il tribunale l'aveva condannato a otto mesi di reclusione con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario, con la restituzione dei 12.000 euro precedentemente sequestrati, cadendo l'accusa di spaccio derubricata a cessione gratuita. Nicolò Vecchioni, legale del rapper, aveva presentato ricordo in appello, vinto ieri dopo che la Procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.