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Trovate 80 foto di lesioni nel cellulare della mamma che ustionava la figlia di 17 mesi con lo spray

Dovrà risponderne la 27enne accusata di aver causato continue ustioni alla figlia di 17 mesi, spruzzandole più e più volte del deodorante spray sulla pelle allo scopo di farla ricoverare. “Semplici documenti da sottoporre al pediatra”, sostiene la difesa.
A cura di Francesca Del Boca
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80 fotografie di lesioni trovate nella galleria del cellulare. Dovrà risponderne la 27enne accusata di aver causato continue ustioni alla figlia di 17 mesi, spruzzandole più e più volte del deodorante spray sulla pelle allo scopo di farla ricoverare. Per la difesa, si tratta di semplici documenti da sottoporre al pediatra: a breve, infatti, verrà chiesto l'incidente probatorio sul telefonino della madre.

Le ustioni con il deodorante e i ricoveri

"Non pensavo di farle del male", si era giustificata in un primo momento la donna. I maltrattamenti, però, sarebbero andati avanti per diverso tempo, addirittura "fin dai primissimi mesi di vita" della piccola. Solo negli ultimi cinque mesi, infatti, la bambina era stata infatti ricoverata in tre ospedali diversi tra Varese, Pavia e Milano.

E proprio a Milano i medici hanno ipotizzato che quelle abrasioni potessero essere causate dalla madre stessa: a quel punto gli investigatori hanno così piazzato delle microcamere che hanno registrato i momenti in cui causava le ferite alla bambina, estraendo un deodorante da un calzino.

Secondo gli inquirenti, la donna potrebbe aver fatto tutto questo per tenere il più a lungo possibile la bambina in ospedale, probabilmente a causa di un disagio psicologico o di una forma di depressione post partum. Nel frattempo resta in carcere la 27enne, detenuta a San Vittore, a causa dell'"elevatissimo pericolo" che può ancora rappresentare la giovane. Nonché della sua "personalità inquietante", che potrebbe spingerla a commettere nuovamente il gesto.

Resta in comunità, invece, la piccola: il Tribunale, nei giorni scorsi, ha comunque sospeso la patria podestà dei genitori e fatto partire le prime procedure di adattabilità.

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