Trovate 200 piante di marijuana nel Parco del Ticino, ma nessuno sa di chi siano: valevano 1 milione di euro
Nella mattinata di lunedì 9 settembre 2024, gli agenti del comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, coadiuvati dalla Sezione Aerea di Varese, hanno individuato, all'interno del Parco naturale del Ticino, una piantagione enorme di marijuana contenente più di 200 piante alte 250 centimetri l'una, in fase di maturazione. L'operazione congiunta messa a segno dalle diverse unità delle forze dell'ordine rappresenta un grande scacco al traffico illegale di stupefacenti in Lombardia.
La coltivazione si trovava al centro del parco naturale lombardo della Valle del Ticino, un'area protetta di quasi 92.000 metri quadrati, istituita il 9 gennaio 1974. Le piante, circa 200, alte 250 centimetri, erano disposte in maniera accurata, alimentate con sistemi di irrigazione che sfruttavano l'energia solare prodotta da pannelli portatili. Inoltre, erano ben nascoste da una fitta vegetazione, su un isolotto raggiungibile con il solo ausilio di una barca.
L'intervento della Guardia di Finanza, supportato dai mezzi nautici dei Vigili del Fuoco di Pavia e dall'elicottero della Sezione Aerea di Varese, è stato cruciale per il sequestro della coltivazione. Le piante sono state successivamente eradicate e distrutte. Il raccolto avrebbe prodotto circa 100 chili di canapa indiana, il cui valore sul mercato illecito, avrebbe superato il milione di euro.
Le indagini delle forze dell'ordine sono ancora in corso, tuttavia, al momento, non sono stati ancora identificati gli individui responsabili. L'operazione rappresenta un importante successo nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti e dimostra quanto sia importante la cooperazione tra diverse unità degli organi di polizia giudiziaria.