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Trovata un’altra mucca sgozzata, sono già oltre 100 i casi: non si esclude la pista satanica

La mucca di una cascina nel Milanese è stata trovata sgozzata. La testa dell’animale è stata rinvenuta sul ciglio di una strada poco lontana dalla stalla. Gli allevatori parlano di una mattanza di quasi 100 bovini. Si cercano elementi in comune con altri casi registrati nelle campagne lombarde negli ultimi mesi.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

La testa di una mucca è stata trovata sul ciglio di una strada a Cornate. Dopo una veloce indagine, la polizia locale è riuscita a risalire al posto dal quale proveniva, ovvero una stalla di Cambiago, piccolo Comune nella città metropolitana di Milano. Là domenica mattina, 11 dicembre, la titolare della Cascina Mapelli, Valentina Mapelli, aveva appena trovato una frisona decapitata: "Erano le 7 di mattina, era ancora calda. È stato terribile, sul muretto c'era sangue".

Le altre mucche sgozzate nelle campagne lombarde

Quello di Cambiago non è un caso isolato. Alcuni giorni fa era successa esattamente la stessa cosa in un allevamento di Rivolta, in provincia di Cremona. "Qui intorno non abbiamo mai registrato episodi che potessero far pensare alla presenza di predatori", aveva detto l'allevatore escludendo che potesse essere opera di cani selvatici o lupi: "Abbiamo trovato l'animale steso a terra in una pozza di sangue, non sembra che abbia lottato per difendersi".

O ancora, a ottobre a Secugnago, nel Lodigiano, una mucca di 11 mesi è stata uccisa e altri 20 bovini colpiti con diverse pugnalate. A Trezzo, invece, il responsabile dell'uccisione di 17 tra vacche e vitelli è stato fermato lo scorso maggio. Si trattava di un uomo con problemi mentali che aveva agito usando un martello.

Nessuna pista esclusa, nemmeno quella del rituale satanico

Su questa serie di episodi stanno indagando i carabinieri di Pioltello, che al momento non escludono nessuna pista. Potrebbe trattarsi di vandali senza scrupoli, ma anche di un qualche tipo di rituale satanico anche se, al momento, gli elementi a sostegno di quest'ultima ipotesi sarebbero fragili.

Quello che appare evidente è che il modus operandi è sempre lo stesso: entrano, sgozzano e se ne vanno. Portano via la testa dell'animale che viene lasciato agonizzante nel proprio recinto. Non sembrano aver lasciato al momento alcuna traccia che possa agevolare le ricerche.

"Mio padre vuole montare di guardia, di notte, per proteggere i nostri capi", ha detto Claudia Mantegazza che guida la stalla di famiglia a Cambiago: "A conti fatti sono quasi un centinaio i capi coinvolti in questa mattanza. Le mucche non sono solo reddito, ma vita per noi. L'idea che qui si aggiri un maniaco ci spaventa a morte".

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