video suggerito
video suggerito

Trovata l’auto che ha ucciso Giusy Caliandro: il conducente è ancora in fuga

I carabinieri hanno trovato l’auto con cui è stata travolta e uccisa Giuseppina Caliandro la sera del primo luglio a Gemonio (Varese). La macchina era in Italia, ma non si esclude che chi la guidava possa essere fuggito all’estero.
A cura di Enrico Spaccini
40 CONDIVISIONI
Immagine

È stata ritrovata in Italia l'auto con la quale è stata investita e uccisa Giuseppina Caliandro la sera del primo luglio a Gemonio. A renderlo noto è la Procura di Varese che ha specificato come l'uomo che era alla guida di quella vettura è ancora "irreperibile" e per questo motivo "attivamente ricercato dalle forze di polizia". Non si esclude ancora che possa aver superato il confine con la Svizzera, magari cercando rifugio da un conoscente.

L'omicidio di Giuseppina Caliandro

La sera del primo luglio Caliandro era arrivata in via Garibaldi nel centro di Gemonio in auto. Alcuni testimoni hanno raccontato di un violento litigio tra la 41enne e il conducente della berlina, il quale avrebbe ingranato la retromarcia e poi schiacciato la donna contro il muro uccidendola.

Con il ritrovamento dell'auto sembra ormai confermata la dinamica che ha portato all'apertura di un fascicolo per omicidio volontario. Oltre a questo, ha trovato riscontro anche "l'uso della macchina per investire la vittima". La berlina di colore scuro, infatti, è stata rinvenuta "con evidenti segni dell'investimento" ed è stata subito sequestrata dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese e della Compagnia di Luino.

L'auto e l'autopsia

L'auto è stata trovata in Italia, ma il luogo esatto non è stato reso noto. Vista la vicinanza di Gemonio con il confine svizzero, gli investigatori non hanno mai escluso che il ricercato potesse essersi diretto all'estero. Opzione che, comunque, non è stata ancora scartata perché potrebbe averlo fatto con un'altra vettura.

Per giovedì 13 luglio, intanto, è prevista l'autopsia sul corpo di Giusy Caliandro. L'esame sarà svolto presso l'istituto di Medicina legale di Varese. Parteciperà anche il perito Massimo Cristina di Busto Arsizio, nominato dai parenti della 41enne.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views