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Trova un gratta e vinci usato e devolve la somma in beneficienza: “Doniamo il superfluo a chi ha bisogno”

Ha fatto il giro d’Italia la storia di Giuseppe Legnani, 68enne di Cassano d’Adda che ha deciso di devolvere in beneficienza il ricavato di un gratta e vinci trovato per caso. “Un gesto scontato. Alleniamo il cervello a pensare agli altri, senza essere egoisti”
A cura di Francesca Del Boca
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Giuseppe Legnani
Giuseppe Legnani

"Pensavo fosse una cartaccia da buttare, sembrava spazzatura. E invece era un gratta e vinci da cento euro". È mattina quando Giuseppe Legnani esce dalla sua casa di Cassano d'Adda, nel Milanese, e trova nella buca delle lettere il biglietto fortunato, abbandonato da un giocatore distratto. Una somma piovuta dal cielo che il 68enne, presidente della Confcommercio dell'Adda Milanese, decide di devolvere immediatamente all'associazione per la ricerca contro il cancro Airc.

Come ha trovato il gratta e vinci fortunato?

Mia moglie ha ancora l'abitudine di controllare quotidianamente la casella postale di casa, anche se ormai arriva tutto via mail. Lunedì scorso ha dato un'occhiata mentre uscivamo e all'interno c'era quella cartaccia, un gratta e vinci usato con tutte le caselle grattate. All'inizio mi sono un po' risentito: insomma, la mia buca delle lettere non è un bidone della spazzatura.

Ma non l'ha buttato. 

Sembrava una cartaccia pronta da gettare. Però, riguardandolo, ho notato qualcosa di strano: le colonne del biglietto, un gratta e vinci da tre euro, erano vincenti. E infatti quando sono andato a incassarlo in tabaccheria ho ricevuto cento euro.

E non se li è tenuti per sé?

Io lavoro da sempre, e se arriva qualcosa di più è perché me lo sono guadagnato impegnandomi. Mi basta questo. Il superfluo va donato a chi ne ha più bisogno.

Infatti ha devoluto l'incasso all'Airc.

Mia cognata se n'è andata di recente, dopo una lunga malattia. E se ha potuto prolungare il suo periodo qui, nonostante le numerose ricadute, è stato proprio grazie alla ricerca: sentivo di dover dare qualcosa in cambio, e permettere alla scienza di poter continuare a fare progressi. Può succedere a tutti.

Ha deciso poi di raccontare la sua esperienza sui social.

Su Facebook ci sono sempre lamentele, problemi, un clima davvero tossico… perché non cambiare un po' la narrazione? Leggere notizie positive ci fa stare meglio, ci può offrire stimoli per cambiare la nostra vita.

Insomma, è stato un bel gesto. 

Per me era scontato. Quando arriva qualcosa di superfluo bisogna donarlo a chi ne ha necessità. Alleniamo il cervello a pensare agli altri, senza essere egoisti.

Cosa direbbe al suo concittadino che ha abbandonato il gratta e vinci nella sua casella della posta?

La prossima volta controlla meglio! E vai meno di fretta, si rischia di essere disattenti e non accorgersi delle fortune che ci capitano.

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