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“Troppo faticosi i lavori sociali, voglio tornare in cella”: così pregiudicato rientra in carcere

Un pregiudicato di 38 anni della Brianza ha chiesto ai carabinieri di tornare in carcere: ha precisato che i lavori sociali sono troppi faticosi rispetto alla vita in cella.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Meglio la cella che tutto quel lavoro". Con questa motivazione un pregiudicato di 38 anni della Brianza ha chiesto ai carabinieri di tornare in carcere. Per il 38enne i lavori sociali sono troppi faticosi rispetto alla vita in cella. Qui ora dovrà finire di scontare la sua pena per omicidio stradale, omissione di soccorso e vari reati contro la persona, il patrimonio nonché per evasione e per resistenza a pubblico ufficiale.

La condanna per omicidio stradale

Stando a quanto precisato dai carabinieri della Stazione di Besana in Brianza, l'uomo dallo scorso 21 novembre si trovava in una comunità brianzola dove stava scontando la propria pena con la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito a una condanna per omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso. L'incidente risale al maggio del 2019 all'altezza dell'uscita di Monza centro sulla strada statale 36 direzione Milano: durante l'impatto tra due auto è morto un ragazzo di 22 anni di Civate. Il 22enne era stato investito dopo essere sceso dall'auto a seguito di un tamponamento: il 38enne non si era fermato dopo l'impatto a prestare soccorso.

La richiesta di trasferimento in carcere

Dopo la condanna in Tribunale, l'uomo era stato affidato a una comunità per garantire la funzione di rieducativa della pena e il reinserimento sociale del condannato. Una decisione non gradita dell'imputato però che ha ritenuto i lavori socialmente utili troppo faticosi. Da qui la sua richiesta del carcere: "Non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro". Detto fatto: i carabinieri pertanto lo hanno prelevato dalla comunità e trasferito nella Casa circondariale di Monza dove sconterà la restante parte della pena.

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