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Triplicate in un anno le rapine sui treni di Trenord, il Pd: “Dati in peggioramento dal 2020, gestione disastrosa”

Il gruppo Pd in Regione Lombardia ha diffuso i dati sulla sicurezza nei convogli Trenord relativi al 2024. In un anno, le segnalazioni di rapine sono quasi triplicate, mentre sono raddoppiati i furti e gli atti osceni.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Rispetto al 2023, le rapine andate in scena lo scorso anno sui convogli Trenord sono quasi triplicate: 101 contro 36, un incremento del 180 per cento. Lo ha reso noto il gruppo Pd in Regione Lombardia che nei gironi scorsi, attraverso un accesso agli atti all’assessorato alla Sicurezza, è riuscito a ottenere le statistiche relative alle segnalazioni raccolte dal Focal point security dell'azienda che gestisce il traffico ferroviario lombardo. "La gestione della sicurezza della Regione è un disastro", ha commentato il capogruppo dei dem Pierfrancesco Majorino, "mi domando cosa aspettino Piantedosi e Salvini a occuparsi della sicurezza in Lombardia, visto che la giunta guidata da Fontana continua a girarsi dall’altra parte".

Il confronto tra 2023 e 2024: triplicate le rapine, raddoppiati i furti e gli atti osceni

Il Focal point security (Fps) di Trenord è la struttura interna alla quale il personale dell'azienda deve inoltrare fatti e circostanze di eventi delittuosi che avvengono a bordo dei treni o sulle banchine. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2024, parlano di 472 casi di minacce, 432 furti e 362 aggressioni al personale o agli altri passeggeri.

Gli eventi segnalati vengono, poi, categorizzati in bianchi, gialli e rossi a seconda della gravità. I casi rossi, che indicano episodi come sabotaggi, aggressioni e rapine, nel 2020 erano 832, nel 2022 erano 1.172 e nel 2024 sono arrivati a 1.821. A crescere costantemente sono, in particolare, le rapine, che sono quasi triplicate in un anno solo, ma anche i furti che sono arrivati a 432 quando nel 2023 erano 206 (+110 per cento) e gli atti osceni, passati in un anno da 27 a 56 (+107 per cento).

Pd: "Regione Lombardia non sta facendo abbastanza per garantire la sicurezza sui treni"

Il Pd ha puntato il dito contro i provvedimenti e i progetti "ondivaghi e insufficienti" adottati negli ultimi tempi da Regione Lombardia e, in particolare, Romano La Russa (FdI) assessore alla Sicurezza. L'annuncio dell'introduzione delle bodycam per il personale viaggiante, ha dichiarato il Pd, era "già stato fatto nel 2018, ma il progetto non andò in porto" e il progetto per il presidio delle stazioni siglato con le prefetture di Varese, Pavia e Lecco "conti alla mano, servono a pagare due agenti per una o due uscite al mese per ogni stazione".

Per Simone Negri, capodelegazione in commissione trasporti del Consiglio regionale, "la sicurezza è una precondizione del servizio ferroviario e la Regione non sta facendo assolutamente abbastanza per garantirla". Per il Pd, infatti, "a grandi e reiterati proclami non seguono fatti concreti" quando invece, ha affermato Luigi Ponti, "la sicurezza è condizione essenziale per la diffusione dell’utilizzo dei mezzi pubblici".

Lo scorso dicembre, quando il Consiglio ha discusso il bilancio relativo al biennio 2025/2027, il Pd aveva proposto l’installazione di tornelli e l’aumento del personale, poi respinte dall'assemblea. Intanto, hanno continuato i dem, "l'assessorato ha tagliato le proprie risorse, già esigue, pari allo 0,012 per cento del bilancio regionale, riducendole del 40 per cento".

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