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Trenord prevede biglietti speciali per l’evento di Radio Italia, ma non ci sono treni dopo il concerto

L’azienda dei trasporti lombarda è travel partner del concerto gratuito che si terrà sabato 20 maggio a Milano in piazza Duomo: le ultime corse per tornare a casa, però, partono ben prima della fine dell’evento.
A cura di Roberta Covelli
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Sabato 20 maggio in piazza Duomo ci sarà il concerto Radio Italia Live. Sono numerosi gli sponsor dell’evento gratuito e tra questi c’è anche Trenord, "travel partner" dell’iniziativa. La collaborazione è pubblicizzata sul sito dell’azienda di trasporto, che per l’occasione ha provveduto alla "creazione di un biglietto ferroviario speciale che ti consente di raggiungere Milano da qualsiasi stazione della Lombardia per godere di una serata unica di grande musica italiana". Il problema, però, è un servizio ferroviario che difficilmente garantirà spostamenti sereni, vediamo perché.

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Le condizioni di utilizzo del Trenord Daypass Radio Italia

Il biglietto speciale, valido solo per il 20 maggio 2023, costa 13 euro. Consente il viaggio di andata e ritorno in treno a Milano da qualsiasi stazione della Lombardia: vale per l’adulto titolare del biglietto e per i ragazzi con meno di 14 anni che lo accompagnano, ma solo "se legati da vincoli di parentela". Dall’offerta sono esclusi i treni del Malpensa Express.

Facendo i conti, è evidente come il Trenord Daypass Radio Italia non convenga ai viaggiatori dell’hinterland milanese o della Brianza, visto che le tariffe dei biglietti dell’area STIBM (il sistema tariffario integrato Trenord-ATM per le province di Milano e Monza e Brianza) non superano i 4,80 euro: non avrebbe senso spendere 13 euro per un biglietto speciale per andata e ritorno quando lo stesso servizio si ottiene con massimo 9,60 euro.

Anche ad altri utenti il biglietto speciale non conviene per ragioni tariffarie: chi proviene da Como, Lecco, Lodi, Pavia o Varese paga già meno di 13 euro per andata e ritorno. Il Trenord Daypass Radio Italia può invece essere conveniente per chi arriva da Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova o Sondrio, che, tra andata e ritorno con biglietti ordinari, pagherebbe più di 13 euro. A prescindere dalle tariffe, però, per tutti i viaggiatori che vogliono godersi il concerto gratuito in piazza Duomo c’è una questione seria da valutare: gli orari dei treni.

Le ultime corse di Trenord da Milano partono ben prima di mezzanotte

"Il più grande evento gratuito di musica live in Italia prenderà il via alle 20.40", si legge sul sito di Radio Italia, e difficilmente il concerto finirà prima di qualche ora. Eppure le ultime corse di Trenord, travel partner dell’evento, partono ben prima dello scoccare della mezzanotte. Per chi deve tornare a Sondrio o a Mantova non c’è tempo nemmeno di iniziare il concerto: l’ultimo treno disponibile, per entrambe le destinazioni, parte alle 20.20, venti minuti prima dell’inizio dell’evento.

Prima di un’ora dall’inizio dovranno lasciare l’evento anche bergamaschi, bresciani e cremonesi, la cui ultima corsa offerta da Trenord verso casa parte, rispettivamente, alle 21.31, alle 21.52, e alle 22.20: difficilmente potranno comunque godersi il concerto, visto che le stazioni da cui partono i treni sono Porta Garibaldi, per Bergamo, Greco Pirelli, per Brescia, e Centrale, per Cremona, luoghi non esattamente vicini a piazza Duomo.

La situazione non è migliore per gli altri, a cui comunque la tariffa del biglietto speciale non conviene: per Como l’ultimo treno è alle 22.43 da Cadorna, per Lodi l’orario è addirittura quello delle 23.12 (ma da Greco Pirelli, a mezz’ora di metro da piazza Duomo), mentre gli ultimi suburbani per l’hinterland sono intorno alle 23.

Insomma, il Trenord Daypass Radio Italia è un biglietto speciale per un concerto, conviene solo a chi arriva da lontano, ma è impossibile godersi l’evento e tornare a casa con i mezzi pubblici del travel partner: la pubblicità dell’azienda dei trasporti lombarda, allora, è o inutile o fuorviante.

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Nata nel 1992 in provincia di Milano. Si è laureata in giurisprudenza con una tesi su Danilo Dolci e il diritto al lavoro, grazie alla quale ha vinto il premio Angiolino Acquisti Cultura della Pace e il premio Matteotti. Ora è assegnista di ricerca in diritto del lavoro. È autrice dei libri Potere forte. Attualità della nonviolenza (effequ, 2019) e Argomentare è diabolico. Retorica e fallacie nella comunicazione (effequ, 2022).
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