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Trenord dice di aver migliorato il servizio, i pendolari: “Il 65% dei ritardi è colpa della società”

Trenord sostiene di aver migliorato il servizio, i pendolari non ci stanno. L’intervista di Fanpage.it a Franco Aggio dell’associazione MI.MO.AL.
A cura di Filippo M. Capra
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Continua il dibattito sull'efficienza di Trenord. Da un lato l'azienda fa sapere che "abbiamo ridato equilibrio al sistema ferroviario lombardo, recuperando l’affidabilità e la regolarità che mancavano dal 2018", dall'altro i pendolari sostengono che l'equilibrio e il miglioramento di performance citati devono essere visti nel dettaglio e non nell'insieme. Fanpage.it ha contattato Franco Aggio dell'associazione MI.MO.AL. (la linea Milano-Mortara-Alessandria) per capire se il servizio offerto sia effettivamente migliorato.

Com'è la situazione allo stato attuale?

È complessa, non abbiamo una visione di insieme bensì più limitata. Sulle linee di nostro riferimento può essere che a livello consolidato la situazione sia in miglioramento, ma su altre invece non è così. Non abbiamo dati ufficiali ma se Trenord mette come motivazione della soppressione dei treni a cause esterne, come la mancanza personale, è un carico di responsabilità che scarica un po' di sua inefficienza su cause esterne. Tra questi sono da considerare anche gli scioperi, la cui responsabilità è unicamente imputabile a Trenord stessa. Non è un giudizio verso chi sciopera, ma lo fanno i loro dipendenti per i loro motivi. È un dato oggettivo. Se non mettiamo dentro tutti questi dati è chiaro che i numeri migliorano, senza dubbio. Bisogna sempre intendersi quando si parla di miglioramento degli indici del servizio.

Quali sono le linee con i maggiori problemi?

Sono diverse. Oggi pomeriggio per motivi vari ci sono stati guasti e soppressioni, anche se non tutte imputabili a Trenord. Sulla nostra linea facciamo un resoconto sull'andamento delle corse basandoci su dati ufficiali Trenord e Rfi e fino adesso abbiamo visto che su 100 ritardi, il 65 per cento circa è imputabile a Trenord. Per le soppressioni, su 100 l'85 per cento è imputabile a Trenord e comprendiamo anche gli scioperi.

Non è cambiato nulla con la nuova flotta di treni?

Questo è il vero guaio. Avere una flotta di treni vecchi che si guastano facilmente. Dei nuovi, pochi sono arrivati sulle linee che hanno più bisogno perché sono stati allocati su linee che non ne avevano necessità. La nostra linea ha treni vecchi 30 anni che servono 20.000 viaggiatori al giorno, alcuni 43 anni. Dei treni nuovi non ne è arrivato nemmeno uno. Al contrario, sulla Milano-Porto Ceresio, che trasporta meno passeggeri, hanno sostituito treni vecchi di sei anni con quelli nuovi. Queste decisioni sono abbastanza inconcepibili e incomprensibili.

Dunque non ritenete che Trenord abbia davvero migliorato il servizio?

Magari gli indici complessivi sono in miglioramento, ma nel dettaglio questo non traspare, non viene rilevato. Noi siamo un'associazione attenta ai dati ufficiali: non vogliamo fare polemica, evidenziamo l'ovvio.

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