Treno deragliato a Pioltello, iniziato il processo: in 68 chiedono di costituirsi parte civile
Tre vittime – Ida Milesi, Pierangela Tadini e Giuseppina Pirri – e un centinaio tra feriti e contusi. È il bilancio drammatico del deragliamento del treno regionale Trenord 10452 partito da Cremona e diretto a Milano Garibaldi che la mattina del 25 gennaio 2018 deragliò nei pressi della stazione di Pioltello, nell'hinterland di Milano, trasformando quella che doveva essere una normale mattina per i pendolari in un incubo. Oggi, lunedì 16 novembre 2020, nella nuova aula Fiera del tribunale di Milano allestita in zona Portello si è tenuta l'udienza preliminare del processo che vede imputate nove persone tra dirigenti, manager e tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi), oltre alla società stessa che si occupa della manutenzione delle linee. Devono rispondere di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.
L'incidente per il cedimento di un pezzo di rotaia
L'inchiesta dei pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha individuato come causa dell'incidente ferroviario il cedimento di un pezzo di rotaia lungo 23 centimetri nel cosiddetto "punto zero" a causa di scarsa manutenzione. L'inchiesta chiama in causa gli indagati per non aver messo a disposizione dei pendolari "attrezzature idonee ai fini della sicurezza" e punta anche sui ritardi nell'affrontare un problema che sarebbe stato noto già da mesi prima del deragliamento.
L'udienza rinviata al prossimo 16 dicembre
Nell'udienza che si è tenuta oggi davanti al giudice per l'udienza preliminare di Milano Anna Magelli è stata avanzata la richiesta di essere parte civile da parte di 66 dei passeggeri che quella mattina si trovavano sul treno. Hanno chiesto di essere parte civile anche il sindacato dei ferrovieri Orsa e l'associazione di consumatori Codici. Uno degli imputati, Ernesto Salvatore, ex responsabile del Nucleo manutentivo lavori di Treviglio di Rfi, ha chiesto di patteggiare una condanna a tre anni e mezzo, sulla quale la procura ha dato parere positivo. L'udienza è stata rinviata al prossimo 16 dicembre, quando si deciderà sulla costituzione di parte civile e i pm chiederanno il processo per tutti gli indagati.