Tre ragazzini fanno un gavettone a un ciclista e poi lo aggrediscono con uno svitabulloni: grave
Ha rischiato la vita il ciclista di 53 anni che questa mattina è stato aggredito da tre ragazzini di Abbiategrasso, alle porte di Milano. Stando alle informazioni fino ad ora, ieri mercoledì 15 settembre attorno alle 12.30 tre ragazzi, due di 18 e uno 20 anni erano a bordo di un'auto quando hanno deciso di sorpassare il ciclista. Durante il sorpasso uno dei tre ha preso una bottiglia piena d'acqua e ha bagnato il 53enne. Uno scherza che ha fatto scattare una lite.
La dinamica dell'aggressione
Il ciclista infatti ha raggiunto l'auto, una Toyota Yaris, al primo semaforo rosso, quello tra via Dante e via Ada Negri. Qui sono iniziati gli insulti tra l'uomo, tassista di professione, e i ragazzi. Fino a quanto tutti e tre sono scesi dall'auto e hanno iniziato a circondare il 53enne: lo hanno prima preso a spintoni poi sono passati al pestaggio servendosi anche di un oggetto metallico, uno svitabulloni. Gli aggressori hanno preso anche la bicicletta e l'hanno scagliata contro l'uomo. Una furia interrotta solo quando il gruppo ha deciso di risalire in macchina e di allontanarsi.
Il ciclista non è in pericolo di vita
L'oggetto metallico utilizzato per le aggressioni ha provocato gravi ferite al tassista che potevano essere anche fatali. A dare l'allarme sono stati alcuni passanti che vedendo il pestaggio hanno chiamato le forze dell'ordine e il 118: sul posto sono arrivati subito i medici e i paramedici che hanno soccorso immediatamente il ciclista, già semi incosciente per i colpi presi. Il tassista non è pericolo di vita: è stato portato in ospedale a causa delle gravi contusioni al volto e fratture ad alcune costole. Una pattuglia della polizia invece si è messa sulle tracce della Toyota Yaris, raggiunta e bloccata poco dopo. I tre sono stati subito arrestati e portati nel carcere di San Vittore con l'accusa di concorso in tentato omicidio: nel loro baule è stato trovato lo svitabulloni ancora sporco di sangue. Davanti alle autorità giudiziarie dovranno rispondere anche dell'accusa di danneggiamento, minacce e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.